Non ci sono particolari rimpianti negli occhi e nelle parole di Ugo Humbert durante l’incontro con la stampa dopo la sonora sconfitta patita da Alexander Zverev nella finale del Rolex Paris Masters: solo quattro giochi per il mancino di Metz, che riconosce: “Mi è stato superiore in tutti gli aspetti del gioco”. Il francese, che si riporta comunque in quattordicesima posizione nel ranking, racconta di qualche problema fisico legato alla dura lotta del giorno prima con Karen Khachanov, ma definisce ai limiti della perfezione la performance di Sascha. “Questa mattina – dice Ugo – durante la normale attività di riscaldamento ero stanco e mentalmente non mi sentivo tranquillo; questo mi accade se non mi sento pronto fisicamente. Il match poi è andato come avete visto. Lui ha iniziato servendo benissimo e non mi ha lasciato mai spazio, soprattutto quando azionava il dritto”.
Il francese, che ha dovuto interrompere una striscia di 13 vittorie consecutive sui campi indoor francesi, prosegue così: “Solo sul rovescio in cross mi ha concesso qualcosa, null’altro. Ho provato a rompere il suo ritmo ma non l’ho mai spostato dalla sua posizione”. In ogni caso non mancano motivi per essere soddisfatto a Ugo, acclamatissimo durante tutta la settimana: “Questo torneo è fantastico per la tradizione, per i nomi dell’albo d’oro. Ho dato tutto per aggiungere il mio nome alla lista dei campioni; non è andata come desideravo ma è stato splendido per me e per la mia famiglia vivere queste emozioni”.
Humbert si definisce conscio del proprio valore quando risponde a chi gli domanda se sia sorpreso del suo rendimento parigino: “Sentivo di potercela fare. Ho lavorato duramente e sono felice anche per il mio team che tutto questo abbia pagato proprio in questo torneo. No, non sono sorpreso, nemmeno di aver battuto Alcaraz o di aver raggiunto una finale 1000”.
L’ultimo pensiero è per il pubblico: sollecitato a una riflessione sull’entusiasmo della platea parigina, Ugo sa perfettamente cosa lo ha generato: “Mi hanno sostenuto fino all’ultimo scambio. Io mi sono speso sino alla fine perché so che tutto può accadere finché c’è partita. La gente lo ha capito e, nonostante il risultato negativo, anche nelle proporzioni, non si è tirata mai indietro. Ho lottato fino alla fine e questo è quello che voglio conservare di questa partita“.