Paolini, l’annata d’oro continua. Rybakina ko (Claudio Lenzi, La Gazzetta dello Sport)
L’annata d`oro di Jasmine Paolini non è affatto finita. A Riad, capitale dell`Arabia Saudita che si è garantita per tre anni le Finals femminili, la 28enne lucchese d`azzurro vestita vince all`esordio sulla rediviva Elena Rybakina, si porta in testa al girone viola con la bielorussa Sabalenka e sale virtualmente al numero 3 del ranking Wta, grazie ai 200 punti conquistati. […] Contro la vincitrice di Wimbledon 2020, ai box per problemi personali dal ritiro del 27 agosto a New York, Jasmine ha ceduto il servizio una volta sola, salvando 4 palle break su 5 e limitando a 22 gli errori non forzati, contro i 56 della futura allieva di Ivanisevic. Vinto il tiebreak del primo set, l`allieva di Renzo Furlan si è poi sciolta definitivamente sul 3-3 del secondo, mettendo in campo alcuni dei colpi più belli degli ultimi mesi, applaudita anche Neymar, l`asso brasiliano chiamato a dirigere il sorteggio d`inizio match. Oggi, assieme all`inseparabile Sara Errani, Paolini farà il proprio esordio anche in doppio, come unica giocatrice qualificata per i due tornei. In singolare, invece, la rivedremo in campo domani contro Sabalenka.
Paolini infinita, oggi in doppio (Lorenzo Ercoli, Corriere dello Sport)
Dalla prima vittoria stagionale in United Cup contro l`ex numero 1 del mondo Kerber fino all`esordio trionfale contro Rybakina alle WTA Finals, il sorriso di Jasmine è sempre lì. Questo il tratto distintivo della tennista toscana, che a gennaio si era presentata, senza particolari proclami, ai nastri di partenza del 2024 da numero 30 del mondo. Il tennis richiede concretezza e i progressi di Jaz sono lampanti, innegabili, sorprendenti; anche perché in questo gioco, le casualità non sopravvivono a lungo. Paolini è esplosa a 28 anni e, nel giorno in cui diventa la seconda giocatrice più anziana, dopo Li Na, a debuttare alle WTA Finals, porta a casa uno splendido 7-6(5) 6-4 sulla rientrante Elena Rybakina. […] Con l`ottimo inizio nel Gruppo Viola, adesso a Riyad si può sognare. Paolini
raccoglie 200 punti per la classifica WTA e lancia la corsa verso un passaggio del turno che arricchirebbe la storia del nostro tennis. Domani affronterà l`altra vincitrice di giornata, la numero 1 del mondo Aryna Sabalenka, che ha superato Zheng Qinwen con il punteggio di 6-3, 6-4.
Non c`è però tempo per riposarsi: oggi inizia (unica a farlo quest`anno) anche l`avventura nel Gruppo Bianco di doppio con Sara Errani. Nell’ultimo match del programma, le azzurre sfideranno le statunitensi Desirae Krawczyk e Caroline Dolehide. «E’ fantastico, sono davvero
contenta di come ho iniziato. In un torneo così ci sono solo partite dure ed Elena non è avversaria da poco – le parole a fine match di Paolini -. Sono felice di rivederla sul tour. In campo ho dovuto gestire la potenza dei suoi colpi. Cosa ho fatto per riuscirci? Sono stata bassa e ho corso (ride, ndc). Sono molto soddisfatta di come ho risposto e devo dire che anche al servizio è andata bene. Poi voglio ringraziare il pubblico per il tifo, c`erano tanti italiani sugli spalti». […] In passato, prendere le redini del match contro rivali dal tennis potente, come quello di Rybakina, era stato un problema, ma non è più il caso. Jasmine ha saputo tenere a bada il servizio della rivale, il timore più grande alla vigilia, sfruttando anche qualche calo di concentrazione di un`avversaria che, dopo un periodo difficile nel privato, ha confessato di essere già proiettata al 2025, quando inizierà la collaborazione con Ivanisevic. I momenti di pericolo non sono mancati, ma Jasmine ha saputo gestire con lucidità le fasi cruciali del primo set: ha annullato palle break decisive nel nono e nell`undicesimo gioco, impedendo a Rybakina di servire per la frazione, e nel tie-break si è lanciata con un parziale di 6-2. Nel secondo parziale, è poi arrivato il break decisivo nel settimo game. Una vittoria così è un altro premio alla stagione, ma giunti a questo punto, perché porsi limiti?
Paolini vince e convince. Rybakina si inchina (Gianluca Strocchi, Tuttosport)
“Il cammino verso la gloria” campeggia (in inglese) sulle pareti del tunnel che conduce al Centrale di Riad. Jasmine Paolini lo ha cominciato nella maniera migliore bagnando con un successo (il 40° di un 2024 straordinario) il suo esordio assoluto alle Wta Finals, che hanno preso il via nella capitale dell`Arabia Saudita. Fasciata nel suo completino tutto azzurro, sotto gli occhi anche di Tathiana Garbin, capitana della nazionale di Billie Jean King Cup, la n.4 del ranking mondiale ha sconfitto in due set, in un`ora e tre quarti, Elena Rybakina, piazzata immediatamente alle sue spalle in classifica. Una vittoria d`oro zecchino per la 28enne di Bagni di Lucca, visto che porta in dote 350mila dollari e 200 punti Wta, ma soprattutto la possibilità di restare in corsa per la qualificazione alle semifinali fino all`ultimo match del gruppo Viola. La finalista di Roland Garros e Wimbledon, contro un`avversaria che mancava dal tour dagli US Open, ha saputo mettere in atto il piano tattico preparato insieme a coach Renzo Furlan. Annullata una palla-break nel quinto gioco, è stata Paolini nel game seguente a strappare la battuta alla kazaka, così da portarsi 4-2. Immediato però il contro-break della 25enne nata a Mosca, con riaggancio sul 4-4. In entrambi i turni di servizio successivi la toscana è costretta a fronteggiare palla-break, riuscendo a salvarsi grazie alle incertezze di diritto di Rybakina. Per dirimere l`equilibrio occorre quindi il tie-break, nel quale l`azzurra ha allungato sul 4 a 1 e poi 6 a 2, riuscendo ad incamerare il set alla quarta opportunità (7 a 5) grazie all`ennesimo errore di diritto dell`avversaria (36 gratuiti solo nel primo parziale). Anche nella seconda frazione stesso copione, ovvero alti e bassi della vincitrice di Wimbledon 2022 e costanza di rendimento dell`azzurra, lucida nei momenti chiave, come indicano le 4 palle-break su 5 annullate. Chirurgica Jasmine nello strappare il servizio nel fatidico settimo gioco, prezioso break mantenuto sino alla fine, sancita da un rovescio lungo della kazaka, che si affiderà a Goran Ivanisevic per mettere a regime le sue qualità. Davvero luminoso il sorriso di Paolini a salutare la terza affermazione in cinque confronti diretti, mentre sugli spalti sventola qualche bandiera tricolore. «Sono davvero felice per questa vittoria – il commento di Jas – anche perché qui ogni partita è complicata. E’ difficile giocare contro di lei: serve davvero bene, colpisce sempre forte e la sua palla è molto pesante. Sono soddisfatta della gestione del match, non era facile essendo la mia prima volta alle Finals.
La chiave? Tanto per cominciare sono contenta di aver vinto in due set, poi penso di aver servito abbastanza bene e sono soddisfatta per il modo in cui ho cominciato gli scambi in risposta, cercando di rimanere bassa e rapida, cosa non semplice in queste condizioni veloci. Penso insomma di essere stata piuttosto solida durante tutto l`incontro». […] Oggi per Jasmine c`è il debutto in doppio con Sara Errani: nell`ultimo incontro di
giornata le campionesse olimpiche affrontano le statunitensi Dolehide e Krawczyk, remake della semifinale di Roma. Con tanta voglia di intraprendere un altro cammino verso la gloria.
Finals, Sinner rischio Alcaraz (Pietro Corso, Corriere dello Sport)
Ultimi ritocchi e poi valigie in mano. Jannik Sinner continua ad allenarsi in vista delle Nitto ATP Finals, previste a Torino tra una settimana esatta. Il numero uno del mondo ha portato a termine ieri l`ultima prova generale a Montecarlo in compagnia del ventenne Rocco Piatti, figlio del noto coach Riccardo, ex tecnico dell`altoatesino. Per Sinner, affiancato da coach Darren Cahill nel Principato di Monaco, un piccolo tuffo nel passato e un`occasione per trasmettere qualche insegnamento al suo sparring partner d`eccezione. Adesso è tempo di partire alla volta di Torino per prepararsi all`esordio nel Master di fine anno. Con la vittoria numero 65 di uno strepitoso 2024, Alexander Zverev eguaglierà da domani il miglior piazzamento della carriera riportandosi alla 2a piazza mondiale. Il tedesco ha sconfitto Holger Rune, nella semifinale del Masters 1000 di Parigi Bercy per 6-3 7-6(4) in un`ora e 47 minuti. Il cambio in classifica avrà impatto immediato proprio sul torneo dei maestri, con Carlos Alcaraz che scivola alla terza posizione e avrà ora la possibilità di trovarsi nello stesso girone di Sinner. Già finalista del torneo parigino nel 2020, quando perse da Daniil Medvedev, Zverev avrà la possibilità di giocarsi il settimo Masters 1000 della carriera. Nell`atto finale in programma alle 15.00 ci saranno opposti a lui 20.300 francesi più uno: l`eroe di casa è Ugo Humbert, che battendo Karen Khachanov per 6-7(6) 6-4 6-3 ha staccato il biglietto per la prima finale della categoria in carriera. Il Palazzo dello Sport di Bercy si è trasformato in uno stadio da calcio per 2 ore e 46 minuti, spingendo al grido di «Allez Ugo» il numero uno transalpino, capace di approfittare della precaria condizione del russo, affaticato dopo 3 settimane intense. […]
Sinner va di fretta (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)
Interrogato dall`Atp in uno dei soliti sondaggi divertenti per il proprio sito, alla domanda su quale superpotere vorrebbe possedere, Jannik Sinner ha risposto che gli piacerebbe leggere nella mente delle altre persone. Non è certo curiosità morbosa, ma la consapevolezza che se fosse in grado di prevenire le mosse degli avversari diventerebbe un tennista imbattibile, più del quasi di adesso. Perché tutto, nel suo mondo, ruota intorno alla passione per il gioco e ai dettagli che servono per avvicinarsi alla costruzione dell`atleta perfetto: non esiste allenamento o partita da cui non si possano trarre insegnamenti. E così, venerdì, nella storia Instagram postata per la ripresa degli allenamenti a Montecarlo dopo il virus di Bercy, non è passata inosservata la presenza accanto al suo team di Radek Stepanek, il ceco ex n.8 del mondo e poi allenatore di Djokovic per un anno (dal 2017 al 2018), Dimitrov e Korda.
Soprattutto, è stato interessante il commento di Jannik: «Grazie Radek per la lezione sulla volée». Dunque, il numero 1 del mondo ha rivelato su cosa si è focalizzato prima del viaggio a Torino, dove oggi inizierà la preparazione in vista delle Finals. E sulla scelta vengono in aiuto le parole pronunciate qualche giorno fa in merito alla rivalità con Alcaraz: «Io tengo il ritmo molto alto, sono forte mentalmente e sono più solido. Carlos lo è fisicamente. E dal punto di vista tennistico, al momento ha qualcosina in più: gioca meglio lo slice, le volée, le smorzate. Ma per me è un fatto positivo: significa che ho margini». Appunto: per continuare a dominare, a Sinner serve diventare più imprevedibile, e il gioco a rete è una componente fondamentale. La sua forza rimarrà ovviamente la spinta da fondo, ma le altre soluzioni servono a perfezionare quell`idea di imbattibilità che ne pervade Io spirito. D`altronde, Cahill venne scelto per la gestione dei match ma anche per la sua fama di maestro delle volée, con risultati evidenti: Jannik attaccava in modo estemporaneo, quasi fosse obbligato dai dettami del coach; oggi le sue discese seguono sempre uno schema, anche se può migliorare ancora nella transizione tra fondo campo e rete, l`aspetto sul quale ha lavorato con Stepanek. E poi il gioco di volo ha una funzione pratica nell`immediato, insieme al servizio, ormai arma solidissima: in un torneo come le Finals che arriva alla fine di una stagione logorante e richiede una settimana ad alta intensità contro tutti i più forti del mondo, accorciare gli scambi quando se ne presenta l`occasione è il modo per preservare preziose energie e accorciare le fatiche in campo. […]