Sofferta ma vittoria è stata per Sara Errani e Jasmine Paolini contro le statunitensi Dolehide/Krawczyk all’esordio nel torneo di doppio delle WTA Finals di Riyadh. Dopo la partita le due azzurre si sono prestate ad una chiacchierata esclusiva con Ubitennis, nella quale, molto allegre e sorridenti, hanno affrontato con il nostro Vanni Gibertini vari temi come le difficoltà affrontate nel primo set e la gestione del doppio impegno per Paolini.
D. Due su due per te Jasmine! E uno su uno per te Sara. Anche se nel primo set le cose non andavano proprio benissimo.
Paolini: No, per niente. Dovevamo essere più aggressive, perché qui gli scambi sono molto corti. È fondamentale spingere di più, fa tutta la differenza del mondo.
D. Loro però hanno servito molto bene nel primo set
Paolini: Sì, però io non ero proprio entrata in partita. Mi sentivo poco reattiva e poco incisiva con i colpi. Fortunatamente, nel secondo set mi sono ripresa.
D. Con un doppio impegno in un torneo come questo, che è abbastanza particolare, come ti regoli con l’allenamento e il lavoro quotidiano? Non ci sono giorni di pausa, si gioca sempre.
Paolini: Sotto questo punto di vista possiamo dire che oggi è stato un buon allenamento (ride, ndr). Anche se era una partita di doppio, alla fine è comunque un lavoro su servizio e risposta e si gioca sullo stesso campo del singolo. Sono contenta di averlo giocato e di essere impegnata sia nel singolo sia nel doppio.
D. Ma ti alleni ogni tanto o fai solo le partite?
Paolini: Eh no, mi sono scaldata per il doppio e poi ho giocato il doppio (ride, ndr).
Errani: Si allena, si allena. Abbiamo fatto tre quarti d’ora di riscaldamento in campo, più la partita.
D. La prossima partita sarà contro Dabrowski/Routliffe che hanno vinto anche loro. Avete giocato contro Routliffe a Roma, in finale, ma lei era in coppia con Gauff, giusto?
Errani: Sì, con Gauff. Non abbiamo mai giocato contro di loro come coppia. Oggi ho visto il primo set: giocano molto aggressive, fanno serve-and-volley e vengono sempre avanti. Qui, chi viene avanti ha un vantaggio, è difficile fare lob o colpi stretti.
D. Il prossimo singolo sarà di nuovo di sera mentre il doppio poi sarà di mattina. È difficile adattarsi al cambio d’orario, da partite presto a partite tardi
Paolini: Giocare di sera è diventata quasi una routine a questo punto. Non so se il cambio di orario sarà un problema, lo scopriremo. Però, indoor, non fa molta differenza, l’unica sarà il doversi svegliare prima. Domani gioco alle 18, quindi spero di finire prima delle ultime volte!
A cura di Niccolò Moretti