[8] A. Michelsen b. [WC] R. Gasquet 6-7(4) 7-6(3) 7-6(8)
Ci ha provato Richard Gasquet a indennizzare il pubblico di Metz, orbato della presenza della testa di serie numero uno Andrey Rublev, ritiratosi dopo la vittoria ai danni di Lorenzo Sonego. Per due ore e quarantotto minuti l’anziano schermidore occitano ha agitato la racchetta per onorare la wild card ricevuta e per confondere le iniziative di Alex Michelsen, statunitense di diciotto anni più giovane di lui che incontra ora nei quarti Bu oppure De Jong.
Il francese ha subito la potenza del tennis del rivale ma è sempre rimasto in scia con un discreto aiuto da parte del servizio e delle variazioni soprattutto in back, fonti di una buona parte degli errori della testa di serie numero otto. Michelsen non è stato sempre impeccabile nella ricerca della posizione per scagliare il suo potente dritto, in particolare quando ha cercato l’aggiramento della pallina sugli affilati slice in cross del francese. Gasquet si è preso il primo set al tie-break e si è portato per due volte a due punti dal passaggio del turno nel dodicesimo game della seconda frazione.
Qui non ha saputo operare il break decisivo, il jeu decisif è volato via in un attimo e dopo un’ora e tre quarti il match è entrato nel parziale decisivo. Gasquet è parso comprensibilmente stanco, ma con classe e con l’aiuto di alcuni gravi svarioni del giovane avversario, ha sempre difeso positivamente il servizio nelle cinque palle-break offerte.
Per la terza volta i giocatori sono approdati al tie-break e il pubblico, piuttosto tiepido fino a quel momento, ha preso a fare baccano mentre il suo beniamino si portava sul 4-0 e poi sul 6-4. Alex si è allora armato di coraggio e ha annullato i due matchpoint persino con una volée di dritto, prendendosi poi la palla-gara con il servizio.
Gasquest si è ribellato e ha trovato il respiro per cancellare un’altra chance, poi però non ha potuto nulla sulla terza. Niente lieto fine per gli spettatori mentre gli organizzatori ricevono sconfortati la notizia del forfait del favorito numero tre Grigor Dimitrov, che permette al francese Van Assche di usufruire del bye per il match di secondo turno con Norrie.
La fuga da Metz continua; il sorvegliato speciale ora è Casper Ruud, forse il più serio tra i protagonisti. Oppure solo il più lento a far di calcolo.