Djokovic no, Ruud Rublev e De Minaur sì (Roberto Bertellino, Tuttosport)
Il no di Novak Djokovic alle Finals ha sciolto gli ultimi dubbi sugli otto titolari nel grande evento di fine stagione. Ai già qualificati Sinner, Zverev, Alcaraz, Medvedev e Fritz, si sono aggiunti Ruud, Rublev e De Minaur. Proprio il giocatore australiano sarà per la prima volta uno dei protagonisti delle ATP Finals e dopo l`infortunio patito a Wimbledon, con un quarto di finale raggiunto senza sorriso proprio a causa del problema fisico, è forse il più felice degli otto big. Anche perché riporta l`Australia alle Finals vent`anni dopo Hewitt. Per Rublev la partecipazione a Torino, quarta consecutiva, è una sorta di classico e ieri, ormai certo di averla conquistata, si è tolto lo sfizio di battere a Metz Lorenzo Sonego, in due set e facendo la differenza nel tie-break della prima frazione e nel dodicesimo game della seconda. Poi ha salutato tutti e messo la direzione di marcia verso Torino. La stessa cosa ha fatto prima di lui nel 250 ATP di Belgrado il già citato De Minaur. Quadro dunque pronto per il sorteggio di giovedì dei due gironi, previsto alle 12,45 dopo la conferenza stampa ufficiale delle Nitto ATP Finals fissata con inizio alle 12 presso il grattacielo di Intesa San Paolo a Torino. […] L’incrocio possibile che più affascina è quello tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, che in stagione si sono equamente divisi i successi Slam. L`azzurro non troverà invece nella prima fase il fresco numero 2 del mondo e della Race Alexander Zverev che al fotofinish ha scavalcato il murciano. Sinner potrebbe anche trovare nel girone l`americano Taylor Fritz, battuto nella finale degli US Open e numero 5 del gruppo. Oppure l`ex “bestia nera” Daniil Medvedev, non in formissima ma sempre in grado di estrarre dal cilindro prestazioni importanti. […]
Djokovic dice no, Finals senza i big 3 (Lorenzo Ercoli, Corriere dello Sport)
Novak Djokovic fa cadere ogni dubbio: la sua rinuncia alle Nitto ATP Finals conferma i nomi degli otto maestri pronti a darsi battaglia all`Inalpi Arena di Torino (10-17 novembre). Il serbo non difenderà il titolo conquistato lo scorso anno ai danni di Jannik Sinner e vedrà sfumare ben 1500 punti in classifica, un colpo che si somma ai 1000 già persi con l`assenza a Parigi Bercy. Il ranking e le ATP Finals non erano una priorità del 24 volte Slam, ancora alle prese con un piccolo infortunio, ma è indubbio che un eventuale crollo nelle gerarchie potrebbe rendere più complicata del previsto la corsa a un altro successo Major. Nole non rischia di uscire dalla Top 10, nel peggiore dei casi potrebbe chiudere l`anno scivolando alla nona posizione, con il conseguente rischio di
poter incrociare Sinner o Alcaraz già nei quarti in Australia. […] Il ritiro del campione di Belgrado ha spalancato le porte a Casper Ruud, Alex de Minaur e Andrey Rublev, che si sono assicurati gli ultimi tre posti disponibili senza dover lottare nei tornei 250 di Metz e Belgrado. Questi eventi, non senza polemiche, assegnano gli ultimi punti utili: un tempo era Bercy. Rublev è già partito alla volta di Torino, ritiratosi da Metz pochi istanti dopo il successo su Lorenzo Sonego per 7-6(3) 7-5. A Belgrado altrettanto immediata la rinuncia di de Minaur. In attesa del sorteggio, previsto per domani alle ore 12 al Grattacielo Intesa Sanpaolo, il torneo, che per la prima volta in 23 anni non avrà uno dei Big 3 al via, ha tre grandi favoriti: Sinner, Zverev e Alcaraz, con gli altri cinque decisamente più indietro nelle previsioni. […] Con Carlitos scivolato al terzo posto, non è da escludere un incontro con l`azzurro già nei gironi. Una sfida affascinante quanto impegnativa, che, guardando a un eventuale rovescio della medaglia, eviterebbe l`incrocio tra i due dominatori della stagione
in semifinale. Questi discorsi appassionano più i fan che Sinner stesso: l`altoatesino pensa a giocare e, l`anno scorso, non esitò a battere Rune anche se favorì il passaggio del turno di Djokovic, che poi alzò il trofeo proprio ai suoi danni. […]
Errani-Paolini punite di rimonta. Oggi Jas a caccia della semifinale (Gianluca Strocchi, Tuttosport)
Chi di rimonta ferisce, di rimonta perisce. Sara Errani e Jasmine Paolini, dopo l`affermazione d`esordio alla distanza sulle americane Dolehide/Krawczyk, nella seconda uscita delle Wta Finals in corso a Riad hanno subito analogo trattamento da parte della canadese Gabriela Dabrovski e la neozelandese Erin Routliffe, seconde favorite del seeding, con l`aggravante di un match-point sfumato a rendere ancora più amaro il gusto della sconfitta per il binomio tricolore. Una battuta d`arresto che non pregiudica le chance di qualificazione per la coppia azzurra: determinante domani lo spareggio nel Gruppo Bianco con la cinese di Taipei Hao-Ching Chan e la russa Veronika Kudermetova (remake della finale di Pechino vinta dalle italiane). Perfetto è stato l`approccio delle campionesse olimpiche, volate sul 3-0 senza lasciare alcun punto alle avversarie, con la toscana a dettare i ritmi e la 37enne di Massa Lombarda a far valere la sua qualità sotto rete. Il primo set va in archivio dopo soli 22 minuti (6-1). Arriva però la reazione delle avversarie, più incisive in risposta, sfruttando anche le titubanze alla battuta della romagnola ex n.1 al mondo in specialità. Sotto 4-1, la coppia azzurra ha recuperato, con riaggancio sul 5-5 e sorpasso, ma quando serviva per il match Errani ha incassato il contro-break perdendo per la terza volta la battuta. E il tie-break è dominato da Dabrowski-Routliffe (7 a 1). […] È stato punto a punto il match tie-break: un passante di diritto di Paolini frutta il 9 a 8, ma nel momento della verità sale in cattedra la neozelandese che ritrova la prima di servizio, ribaltando la situazione e propiziando la risposta aggressiva della compagna sulla quale non passa la volée di Errani per il definitivo 11-9. «A partire dal secondo set hanno cominciato a rispondere bene sul mio servizio – ha spiegato Sara -. Abbiamo comunque avuto le nostre chance: peccato, brucia, però c`è da andare avanti e pensare al prossimo match. Ci sarà da resettare, ricaricare le pile ed essere pronte». «Questo è il doppio: punti secchi, super tie-break, può succedere di tutto. Ci abbiamo provato, abbiamo lottato ma è andata così», ha aggiunto Jasmine, che oggi alla King Saud University Sports Arena ha un appuntamento con la storia. La tennista allenata da Renzo Furlan si gioca infatti l`ingresso in semifinale nel testa a testa con la cinese Zheng Qinwen: da una parte la finalista di Roland Garros e Wimbledon e dall`altra la campionessa olimpica di Parigi, entrambe debuttanti al Masters in rosa. «Sarà durissima, lei serve molto bene e spinge tanto: la chiave sarà rispondere il più lungo possibile e cercare di spostarla», sottolinea Jas, ricordando i tre precedenti incroci tutti appannaggio della 22enne di Shiyan, il più recente nei quarti di Wuhan. […]
Sinner riprenditi l’Italia (Federica Cocchi, La Gazzetta dello Sport)
E’ stato il suo anno d`oro. Due Slam, il numero 1 al mondo, tre Masters 1000, due Atp 500. Senza contare il superpremio arabo per aver vinto il Six Kings Slam in finale contro Carlos Alcaraz a Riad. Alla corona di Jannik Sinner, però, manca una gemma per essere ancora più preziosa e abbagliante: un trofeo da sollevare in Italia, davanti al pubblico che lo ama e lo segue ovunque. […] Soltanto una volta Sinner ha vinto in Italia, era il 2019, l`era del proto-Sinnerismo, quando si parlava di un ragazzino coi capelli rossi nato in Alto Adige e piuttosto promettente. Promessa subito mantenuta, all`Allianz Cloud di Milano quando l`allora 18enne allenato da Riccardo Piatti a Bordighera sollevava la pesante X di cristallo. In finale batteva per la prima volta quello che poi diventerà un amico, ma anche una vittima, Alex de Minaur, battuto sette volte su altrettanti incontri e prossimo rivale anche alle Finals. Tante cose sono cambiate da allora, tranne Jannik, che ha continuato a mantenere promesse anche a costo di fare scelte difficili, come quella di lasciare il primo coach e scommettere su Simone Vagnozzi, che lo ha traghettato insieme a Darren Cahill fino alla cima del ranking e alla vittoria di due Slam. A Torino, Jannik, è pronto a suggellare l`inizio di una nuova era, dominata da lui e Carlos Alcaraz, con cui quest` anno si è diviso il bottino Slam. Farlo a Torino sarebbe ancora più bello, ancora più speciale. Alla Inalpi Arena, comunque vada, Sinner potrà festeggiare con un trofeo importante, quello del numero 1 di fine anno, ma conoscendo il rosso della Val Fiscalina, non si accontenterà. Perché quest`anno Sinner non solo non ha vinto, ma non ha neanche potuto giocare in Italia. Prima il problema all`anca che non gli ha consentito di disputare gli Internazionali, a Roma, poi l`assenza dalla squadra di Davis a Bologna, reduce dalla vittoria di New York e da un periodo particolarmente stressante, con la positività involontaria al Clostebol annunciata al mondo. E all`Olimpiade, dove avrebbe sognato una medaglia con la maglia azzurra, è stato fermato da una tonsillite che non gli ha permesso nemmeno di volare a Parigi. Lui, che all`azzurro è legatissimo, e che a Malaga un anno fa si è caricato la squadra sulle spalle riportando a casa la Coppa Davis dopo 47 anni, non vede l`ora di ripetere l`impresa insieme a Matteo Berrettini, rispettando una patto suggellato un anno fa, sollevando l`Insalatiera. Per Sinner, dunque, è arrivato il momento di riprendersi l`Italia, e per farlo è arrivato a Torino prima di tutti per alcuni test fisici e prendere confidenza con la superficie dell`Inalpi Arena. Chi invece non arriverà a Torino è Novak Djokovic. L`ex numero 1 al mondo, che quest`anno ha coronato il sogno di una vita conquistando l`oro olimpico per la sua Serbia, ieri ha annunciato che non sarà alle Finals per colpa un infortunio. I segnali che Nole non sarebbe stato tra gli otto Maestri erano piuttosto chiari da qualche giorno, quando avevano iniziato a circolare le sue foto dalle Maldive, serenamente impegnato a fare un cruciverba sulla sdraio. Mai, il cannibale serbo, avrebbe trascorso dieci giorni su un atollo prima di un titolo importante. […]