È tempo di Finals a Torino. Si avverte in ogni angolo della città, in ogni vetrina dei negozi, in ogni elegantissimo portico di questa città che trasuda storia e nobiltà, soprattutto in quello che è il cuore del capoluogo piemontese, quello che si definisce, con un’arcaica espressione, il salotto della città. Un salotto accogliente, elegante e di sicuro abituato a sorprendere. Ed è proprio la sorpresa, l’espressione principale che abbiamo colto negli occhi dei giocatori che, accolti per il media day, al Museo del Risorgimento, hanno visto con i propri occhi e respirato l’aria di una città che la storia sa cosa sia.
Ed è proprio Medvedev, il più preparato a comprendere il significato di alcuni luoghi che rompe gli indugi al Media Day: “Guardate dove siamo!” ripete soddisfatto più di una volta ai suoi compagni di avventura nel girone “Nastase”, quello con Sinner, di cui leggerete a parte, Fritz e De Minaur. Ed è proprio di loro tre che abbiamo raccolto, idee e sensazioni, percependo la felicità di aver raggiunto un traguardo, quello dello Finals, che è il punto esclamativo nel racconto di una stagione.
Medvedev: “sono felice di essere qui significa che ho avuto una buona stagione. E’ strano che non ci sia nessuno dei Big Three per la prima volta, mi dispiace che Novak non sia qui, ma guardandola da un altro punto di vista possiamo dire che di sicuro c’è la curiosità da parte di tutti, tifosi in primis, nel vedere magari un nuovo vincitore delle Finals”.
Fritz: “È bello essere tornato dopo due anni. È sempre un obiettivo importante essere qui a fine stagione. Jannik è il miglior giocatore del mondo e lo ha dimostrato benissimo durante la finale degli Us Open. Da quella partita ho imparato tantissimo (too much letteralmente) sugli aspetti da migliorare del mio gioco durante il match. È un tennista che merita di essere il numero uno, ed è stato un piacere aver disputato quella finale insieme al migliore giocatore al mondo”.
De Minaur: “Grande traguardo essere qui, considerando la mia intera stagione; essere qui a Torino è qualcosa che mi rende felice e non vedo l’ora di giocare a tennis. È molto divertente essere qui con Jannik qui in Italia, con tutta questa attenzione nei suoi confronti. Non vedo l’ora di esordire con lui domenica, sarà entusiasmante giocare con il numero 1 al mondo…a casa sua”.