D. Shapovalov b. H. Medjedovic 6-4 6-4
Era il 20 ottobre 2019 quando, un giovanissimo Denis Shapovalov, alzava al cielo il primo trofeo della propria vita, sul centrale di Stoccolma dopo aver battuto il serbo Filip Krajinovic 6-4 6-4.
Oggi, 5 anni dopo, nella stagione del ritiro di Krajinovic, batte un altro serbo, con lo stesso identico punteggio, e conquista il secondo titolo in carriera.
Match che si pensava poter essere ben più complicato per l’ex numero 10 del mondo, capace di dominare il giocatore di casa, Hamad Medjedovic, col punteggio di 6-4 6-4 in un’ora e diciassette minuti di gioco.
Il serbo paga caro la manciata di minuti d’assenza totale, non riuscendo a rimontare un canadese incredibilmente ordinato e lucido su ogni colpo.
Shapovalov conquista così l’ATP 250 di Belgrado, partendo dalle qualificazioni e perdendo un solo set con Fucsovic.
Primo set: problemi di regia causano un lungo ritardo
Dopo quasi un’ora di ritardo causa problemi di regia, il match può finalmente avere inizio.
Per entrambi, una sola seconda nei primi cinque giochi: pochi, pochissimi scambi, e una chiave tattica già ben chiara.
Il primo a mostrare confusione, è il più giovane dei due: un paio di gratuiti e una bruttissima vole’ sotto al nastro, permettono al canadese di raggiungere la prima parità del match. Due prime sono sufficienti: regna l’equilibrio.
Dopo pochi minuti, arriva anche la prima palla break: il serbo è meno incisivo, sempre più confuso e falloso, fra dropshot mancati e dritti lunghi di metri. Medjedovic non riesce a contenere il dritto in avanzamento e regala a Shapovalov l’opportunità di servire per il primo parziale.
Dopo un set quasi perfetto, i dubbi nel braccio del canadese cominciano a insinuarsi nel momento di maggior tensione: in un clima da Davis, l’ex numero 10 del mondo infila due doppi falli consecutivi, offrendo la prima palla break. Shapovalov gioca da Shapovalov, tira una seconda come una prima e infrange le speranze di rimonta avversarie, conquistando il primo set.
Secondo set: Shapovalov padrone del campo fin da subito
Forse condizionato dall’esito del primo parziale, Medjedovic sembra esser uscito dal campo: un terribile gioco inaugurale da soli errori e doppi falli, regala a Shapovalov l’immediato vantaggio. Il canadese, ora, deve difendersi.
Il serbo sembra riacquisire lucidità, ma le armi a sua disposizione non appaiono ancora in grado di scalfire l’ottimo ordine tattico di un Shapovalov più razionale del solito.
Nonostante l’ottimo livello mostrato, Medjedovic continua a faticare nei momenti chiave, mancando le occasioni offertegli dal canadese e arrancando in battuta.
Al servizio per il match, il servizio di Shapo non trema: crolla a terra e grida al cielo il proprio trionfo. A premiarlo sarà nientemeno che Novak Djokovic.