Dal primo incontro all’Orange Bowl Final alla finale delle WTA Finals. Sono passati sei anni, Coco Gauff e Qinwen Zheng passeranno dallo sfidarsi in un circuito ITF all’epilogo del massimo appuntamento di fine anno, in una location particolare come quella di Riyadh. La statunitense, al termine della semifinale vinta contro Aryna Sabalenka, ha parlato del seguito e della risposta del pubblico verso questa competizione, di come sia cresciuto esponenzialmente nell’arco di una settimana. Coco ha analizzato anche le difficoltà nell’affrontare la campionessa olimpica, nella finale più “giovane” dai tempi di Serena Williams e Maria Sharapova nel lontano 2004.
D. Coco, comgratulazioni. Sabalenka ha fatto tutto il possibile per provare la rimonta. C’è stato un game con otto palle break, e hai ceduto la battuta. Non hai mai perso brillantezza al servizio, sono curioso di sapere come hai gestito questo aspetto ?
Gauff: “Stavo servendo bene per la maggior parte del match. Quindi, onestamente, ho pensato che non potessi fare di più. Voglio dire sono errori, ma gli errori sono parte del gioco. Avevo fiducia nei miei game in risposta, quindi se potevo servire e rispondere bene avrei tagliato il traguardo.”
D. Coco, complimenti. Sembra che Qinwen Zheng sia stata la preferita del pubblico questa settimana. Guardando alla finale, ci sarà probabilmente una folla rumorosa. Cosa ti aspetti da questo match? Tipo giocare in un’atmosfera del genere, e la userai potenzialmente come un vantaggio?
Gauff: “Sarà divertente. Penso sia la preferita del pubblico. Non ho guardato nessun match con il sonoro, perché tutti i televisori nell’area giocatori sono mutati. Quindi, non so quanto i fan la supportino, ma so che ci sono molti fan cinesi perché erano presenti anche ai miei match. Quindi presumo che faranno il tifo per lei domani. Ma fortunatamente penso ci sarà qualcuno anche dalla mia parte. Penso sarà bello e ci sarà una grande atmosfera per entrambe, e apprezziamo anche il fatto che il pubblico sia cresciuto ogni match questa settimana, questo mostra il progresso di portare un nuovo sport qui e di come, nel giro di una settimana e mezzo, sia tutto diverso. Sono entusiasta, e spero di qualificarmi anche il prossimo anno per essere testimone di questa crescita.”
D. Hai vinto l’unico match che avete giocato quest’anno a Roma. Cosa ti aspetti in campo da Zheng?
Gauff: “Penso sia una buona giocatrice. Penso sia stato un match da tre set, oppure, non ricordo il risultato, ma ricordo per lo meno che c’è stato un primo set molto tirato. Quindi cosa mi aspetto? Penso che sia una giocatrice molto atletica e che serve molto bene. Sta tutto nel vedere chi giocherà meglio. Penso sia in splendida forma. Ha giocato bene a Pechino, finale a Wuhan, vinto un oro”
D. Ora che hai raggiunto la finale, come confronteresti la tua esperienza questa settimana rispetto a quando sei arrivata? Com’è assistere al crescente supporto ed entusiasmo di questo torneo?
Gauff: “Penso che il seguito sia cresciuto molto. Nel mio primo mach non c’era molta gente, neanche nel secondo, ma già dal terzo e ieri c’era una grande folla. E non avrei mai pensato di ricevere cori per me al di fuori degli Stati Uniti. E il fatto che sia successo dove non c’è mai stato prima un evento di tennis professionistico è fantastico. Sono orgogliosa di come i fan siano accorsi, di come la gente saudita sia venuta e di quante ragazze ci fossero a fare le raccattapalle. Sento che è la crescita di qualcosa, c’è un cambiamento nel loro modo di rivedersi in noi. Penso sia quello che mi abbia ispirato nel giocare qui. Non è scontato vedere che la gente si sia moltiplicata in così poco tempo. Come ho detto prima, spero di avere l’opportunità di tornare anche il prossimo anno e osservare l’atmosfera, perché sono convinta che chiunque tra il pubblico si sia divertito, e ne parlerà sicuramente a qualche amic.”