È stata una settimana particolare per i tornei di Metz e Belgrado. Compressi nel calendario tra l’ultimo Masters 1000 della stagione, quello di Bercy e le NITTO ATP Finals, i due tornei avevano vissuto la possibilità di avere due tabelloni di rilievo con de Minaur, Ruud e Rublev in lotta per un posto al torneo dei maestri.
Poi il forfait di Djokovic ha cambiato tutto e sono arrivati i ritiri dei tre protagonisti più attesi. A Metz è stato il festival dei lucky loser, con ben 6 ingressi in tabellone ma anche il tabellone di Belgrado si è trovato sbilanciato dopo che il posto di de Minaur è stato preso dal lucky loser Ajdukovic.
Non sorprende, quindi, che i due occasioni si siano rivelati un’occasione da cogliere per molti giocatori.
Alla fine a festeggiare sono stati il francese Benjamin Bonzi e il canadese Denis Shapovalov. Un risultato sorprendente se si considera che entrambi sono partiti dalle qualificazioni e hanno messo a reperto sette vittorie di fila per riuscire a sollevare il trofeo.
Dal 1990, anno nel quale il circuito ATP ha l’attuale struttura, è la quinta volta che due giocatori che provengono dalle qualificazioni conquistano un titolo nello stesso weekend.
Un evento che non accadeva da ben sei anni. Nel 2018 questa particolare situazione si verificò addirittura due volte. Nel mese di febbraio il bosniaco Mirza Basic si aggiudicò il Sofia Open sconfiggendo in romeno Marius Copil per quello che è stato il primo e unico titolo ATP. Nella stessa giornata lo spagnolo Roberto Carballes Baena vinse l’ATP 250 di Quito conquistando il derby contro Albert Ramos Vinolas. A fine settembre il nipponico Yoshihito Nishioka regolò in tre set il francese Herbert, in quel di Shenzhen, mentre l’australiano Tomic sconfisse Fabio Fognini conquistando il Chengdu Open, in un match nel quel i rimpianti dell’azzurro sono veramente molti.
I primi qualificati a festeggiare nella stessa settimana furono il senegalese Yahiya Doumbia che con un dopo 6-4 conquista il Grand Prix Passing Shot di Bordeaux mentre l’ecuadoriano Nicolas Lapentii sconfisse il padrone di casa Miguel Tobon per conquistare il Club Colombia Open di Bogotà. Vent’anni dopo i protagonisti furono Troicki (trionfatore a Sidney) e Vesely (ad Auckland).
I numeri di Bonzi
Bonzi ha conquistato il titolo del Moselle Open regolando il britannico Cameron Norrie. Per Bonzi è stato il primo titolo in carriera dopo aver perso le precedenti due finale lo scorso anno, a Pune contro Griekspoor e a Marseille contro Hurkacz. Il francese viene da un momento positivo con 21 vittorie negli ultimi 22 match con due titoli Challenger (Roanne e St. Brieuc), una finale (sconfitta a Brest contro Virtanen) e ora il titolo di Metz.
Bonzi prima del torneo di Metz non aveva ancora vinto un match a livello ATP in stagione, 0 vittorie e 6 sconfitte. In una sola settimana ha cancellato diversi zero dal suo bilancio stagionale. Bonzi è il quinto qualificato a giocare la finale di Metz e il terzo a vincere il titolo dopo Haehnel nel 2004 e Gojowczyk nel 2017.
Complessivamente Bonzi diventa il dodicesimo giocatore a conquistare il primo titolo ATP in questa stagione, il terzo a riuscirci partendo dalle qualificazioni, dopo Tabilo ad Auckland e Darderi a Cordoba.
I numeri di Shapovalov
Shapovalov dal canto suo è riuscito a interrompere un digiuno lungo più di cinque anni.
L’unico titolo presente nel palmares del venticinquenne canadese risale al 2019, quando sconfisse Krajinovic nella finale del torneo di Stoccolma, in quella che era la sua prima finale della sua carriera.
Poi arrivarono cinque sconfitte, Parigi Bercy (2019), Ginevra e ancora Stoccolma (nel 2021), Seul e Vienna (2022), prima ritrovare il titolo a Belgrado. Trofeo conquistato ancora su un campo indoor, con cinque delle sette finali, e i due titoli arrivati proprio su campi hard indoor.