Il 2024 di Novak Djokovic è stato certamente particolare: il campione serbo ha dato tutto se stesso alle Olimpiadi di Parigi, dove ha vinto il suo primo oro olimpico, ma non è riuscito a portare a casa nemmeno un titolo ATP (le Olimpiadi rispondono alla ITF). È importante sottolineare queste due facce della medaglia, siccome Novak ha vinto almeno due titoli a stagione dal 2006, quando vinse i suoi primi 250 ad Amserfoort, sulla terra battuta, e Metz, sul cemento indoor. Quando ha voluto seriamente impegnarsi ha dimostrato di poter ancora rivaleggiare con i migliori del mondo, e alcuni esempi, oltre alle già citate Olimpiadi, sono le finali raggiunte a Wimbledon e Shanghai, in cui ha perso contro Carlos Alcaraz e Jannik Sinner. È chiaro che a queste corse alle fasi finali dei tornei bisogna anche affiancare alcune sconfitte brucianti, come quella con il nostro Luca Nardi (a quel tempo 123 ATP) a Indian Wells.
Per Courier le possibilità di Nole sono ancora vivissime, prendendo come esempio il recupero lampo che il serbo ha operato per rimettersi in sesto dopo l’infortunio al Roland Garros: “Avrebbe potuto vincere il Roland Garros quest’anno; stava giocando bene, iniziava a trovare la sua forma è poi si è infortunato. Subito dopo riesce miracolosamente a giocare a Wimbledon, dove arriva in finale praticamente su una gamba sola. Durante la finale, chiaramente non si muoveva al livello necessario per competere con Carlos, ma poi, ecco che un mese dopo era lì con indosso la medaglia d’oro, in una partita in cui si è ben vista la differenza nei suoi movimenti”.
In sostanza, per l’ex numero 1 americano, la questione non è se Nole sia o non sia in grado di competere, perché lo è al 100%, ma da quanto abbia voglia effettivamente di giocare: il fatto che non avesse vinto le Olimpiadi e che fosse l’unico titolo a mancare nella sua cabina dei trofei lo ha incoraggiato a tal punto da mettergli le ali ai piedi. Sempre secondo Courier, infatti: “Non c’è nulla nel suo gioco o nei suoi movimenti che indichi che non sia in grado di vincere più dei tornei dello Slam in futuro. Si tratta di capire cosa c’è nella sua mente e dentro il suo cuore, ovvero se ha la passione e la tenacia necessarie a continuare”
Già Mats Wilander, a inizio 2024, aveva pronosticato che, nonostante la concorrenza, Novak Djokovic avrebbe vinto tutti e 4 gli slam, ma magari Jim Courier ci ha visto giusto e il 24 volte campione slam potrebbe effettivamente superare il record di Margaret Court e portarsi quantomeno a quota 25. È chiaro che i pronostici sono tutti contro di lui, specialmente data l’età e il livello dei rivali, ma non è mai detta l’ultima parola per un giocatore intramontabile come lui.
Francesco Maconi