“Non di solo Sinner vive il tifoso italiano, ma di ogni dritto che esce dalle racchette di tutti gli azzurri”
Dal Vangelo secondo Angelo (Binaghi)
Siamo certi che i lettori e il Presidente federale perdoneranno l’ironia, in questo 2024 fenomenale per quasi tutti gli italiani. Oltre all’inarrivabile Profeta dai capelli rossi, già Santi sono Matteo Berrettini e Lorenzo Musetti. Il primo, unico italiano di sempre finalista a Wimbledon nel 2022, quest’anno è stato premiato col miglior comeback of the year, dopo la risalita al n.34 dall’abisso del n.154 di marzo, campione nei tornei 250 sul rosso di Marrakech, Gstaad e Kitzbuhel e grande protagonista in Coppa Davis, sempre vincente sia a Bologna che a Malaga. Il secondo, attuale n.17 ATP, ha centrato il bronzo alle Olimpiadi di Parigi e la semifinale di Wimbledon, oltre a essere stato finalista al Queen’s e nei 250 di Umago e Chengdu). Mentre in procinto di diventare almeno beati, troviamo Matteo Arnaldi (quest’anno n.30 ATP ad agosto e vincente alle semifinali di Coppa Davis a Bologna, nel 2025 ripartirà dal n.37), il doppio Bolelli-Vavassori (finalisti a Melbourne e Parigi, campioni a Buenos Aires, Halle e Pechino), Lorenzo Sonego (n.53 ma ex numero 21 del mondo, in carriera campione almeno una volta su tutte le superfici: sul duro di Winston Salem 2024 e prima a Metz, sulla terra di Cagliari (nel 2021, quando era un ATP 250) e su quella di Antalya nel 2019), Flavio Cobolli (n.32 e finalista all’ATP 500 di Washington) e Luciano Darderi(campione nel 2024 a Cordoba, al terzo torneo ATP disputato, n.32 ATP lo scorso agosto).
I risultati degli azzurri negli ultimi anni e in particolare nell’irripetibile 2024 (ma noi contiamo che si ripeta, magari già nel 2025…) sono stati eccellenti e con Sinner è stata quasi raggiunta la perfezione. Nel 2024 l’Italia ha vantato non solo il n.1 del mondo e i due Slam sul duro, ma anche un numero di giocatori competitivi molto ampio, con i quali giocare (e vincere) la Coppa Davis sia di oggi che di domani. La stagione si è chiusa con Sinner n.1 (perdonateci di nuovo ma non ci stancheremo mai di scriverlo e riscriverlo: Sinner n.1 del mondo – Sinner n.1 del mondo – Sinner n.1 del mondo, …), 2 italiani nei primi 20 (Sinner e Musetti n.17 ATP), 6 nei primi 50 (Sinner, Musetti, Cobolli n.32, Berrettini n.34, Arnaldi n.37 e Darderi n.44) e complessivamente 9 nella Top100 ATP (oltre ai 6 già citati, il n.53 Sonego, il n.91 Fognini e il n.92 Luca Nardi (giustiziere di Novak Djokovic da lucky looser, quest’anno a Indian Wells), con peraltro Mattia Bellucci pronto a unirsi come decimo dall’attuale n.103.
1) LA CLASSIFICA PER NAZIONI ITF (sui risultati della sola Coppa Davis)
La classifica per nazioni ITF esiste dal 2001. In 23 anni (o meglio, negli ultimi due), l’Italia ha saputo vincere due volte di fila la Coppa Davis e questo le ha garantito la testa della classifica per due anni di fila). Il ranking per squadre nazionali tiene conto dei risultati degli ultimi quattro anni in Coppa Davis, attribuendo ad ogni anno più lontano nel tempo un peso sempre minore, allo scopo di valorizzare i risultati più recenti. In pratica si attribuisce il 100% dei punti conquistati nell’anno in corso, il 75% del penultimo anno, il 50% del terz’ultimo e il 25% del quartultimo. Nel seguito le prime trentuno (Bosnia e Norvegia sono appaiate alla posizione n.30) nazionali del 2024.
Posizione | Nazione | Punti ITF |
1 | Italy | 637 |
2 | Australia | 520 |
3 | Canada | 478 |
4 | Netherlands | 462 |
5 | Germany | 450 |
6 | USA | 433 |
7 | Serbia | 394 |
8 | Croatia | 393 |
9 | France | 391 |
10 | Spain | 389 |
11 | Czechia | 388 |
12 | Great Britain | 387 |
13 | Finland | 383 |
14 | Belgium | 368 |
15 | Argentina | 361 |
16 | Chile | 359 |
17 | Brazil | 354 |
18 | Slovakia | 348 |
19 | Korea, Rep. | 343 |
20 | Sweden | 342 |
21 | Kazakhstan | 336 |
22 | Hungary | 332 |
23 | Switzerland | 331 |
24 | Austria | 318 |
25 | Denmark | 317 |
26 | Portugal | 315 |
27 | Chinese Taipei | 314 |
28 | Israel | 313 |
29 | Japan | 312 |
30 | Bosnia and Herzegovina | 309 |
31 | Norway | 309 |
È importante quindi sottolineare che solo la Coppa Davis concede punti alle Nazionali. I ranking singolare e doppio ATP non hanno nessun valore ai fini del calcolo del ranking ITF per nazioni. È giusto? È sbagliato?
In teoria sarebbe giusto: in un confronto tra nazionali, si considerano i soli punti della competizione a squadre. I risultati individuali sono altra cosa, valutano il valore di un giocatore nelle sue prestazioni personali in singolare. Non aggiungono niente, se non nei pronostici dei match, al rendimento conseguito con la propria nazionale. Rimangono però dubbi sulla verifica della profondità di un movimento: quando nel 2015 vinse la Gran Bretagna dei fratelli Murray, si ironizzava sul fatto che non era la Davis del Regno Unito (anche se Kyle Edmund aveva dato un contributo importante) e nemmeno della Scozia, ma quella della sola Dunblane, paese natale dei Murray, che da soli portavano potenzialmente le tre vittorie necessarie (i due singolari di Andy e il doppio con Andy e Jamie insieme) per vincere ogni sfida.
È perciò legittimo, quasi inevitabile, chiedersi se per misurare il valore tennistico di un movimento nazionale non sia più appropriato sommare i risultati dei singoli giocatori, attingendo al solo ranking ATP.
Pensiamo a esempio al caso di una nazione che, per qualsiasi motivo, non vuole o non può partecipare alla Coppa Davis (come oggi la Russia, esclusa per i noti motivi geopolitici). I giocatori di questa squadra in singolare vanno fortissimo, vantando il n.1, il n.5, il n.10, il n.15 e il n.16. Si tratta di un movimento nazionale che è riuscito a esprimere 5 giocatori di livello assoluto: se non gioca la Davis per tutto l’anno è legittimo ignorarla a livello di squadra, ma si può dire lo stesso a livello generale di movimento tennistico?
Come andrebbe stilata la classifica per nazioni derivante dal ranking individuale ATP? Come si fa nella Formula 1 per eleggere il team vincitore nel Mondiale dei Costruttori: per ogni squadra nazionale si sommano i punti conseguiti da tutti i giocatori della stessa. Se una nazionale ha più giocatori nei primi 100 delle altre, è giusto e meritorio che vengano contati tutti. Applicando appunto la regola ai giocatori della Top100, ecco la nuova classifica.
2) CLASSIFICA ATP PER GIOCATORI, RAGGRUPPATI PER NAZIONALE
Posizione | Nazione | Somma di punti ATP |
1 | ITA | 22.125 |
2 | USA | 18.875 |
3 | FRA | 13.952 |
4 | RUS | 12.778 |
5 | ESP | 11.977 |
6 | AUS | 11.713 |
7 | GER | 10.422 |
8 | ARG | 8.389 |
9 | SRB | 5.641 |
10 | CZE | 4.554 |
11 | GBR | 4.426 |
12 | NOR | 4.255 |
13 | BUL | 3.350 |
14 | CHI | 3.313 |
15 | CAN | 3.259 |
16 | GRE | 3.165 |
17 | CHN | 3.054 |
18 | DEN | 3.025 |
19 | POL | 2.640 |
20 | KAZ | 2.135 |
21 | NED | 1.992 |
22 | BEL | 1.805 |
23 | JPN | 1.450 |
24 | POR | 1.355 |
25 | FIN | 1.262 |
26 | HUN | 935 |
27 | BRA | 732 |
28 | BIH | 679 |
29 | AUT | 643 |
30 | CRO | 639 |
Mettendo a confronto le due classifiche, è eloquente il caso dell’Olanda, finalista Davis e quarta potenza a squadre, ma sul fronte ATP la somma dei punti di Griekspoor, Van de Zandschulp e compagnia si attesta a 2.540, un modesto 21° posto. Non sorprendono gli USA al secondo posto (Fritz n.4, Paul n.12, Tifoe 18 e Shelton 21, con 8 giocatori nei primi 50), che maledicono la sconfitta contro pronostico ai quarti di Coppa Davis con l’Australia, pagata col 6° posto nel ranking ITF per nazioni, dietro ad Australia, Canada, Olanda e Germania.
Consideriamo ora il caso opposto a quello di prima: supponiamo di avere una nazionale che non ha nessun giocatore nei top 100, ma che in Davis ha raggiunto grandi risultati, come peraltro da tradizione dell’Insalatiera, che ha visto negli anni enormi sorprese con vincitori dei tie i team dei giocatori molto più indietro degli avversari nella classifica ATP (ad esempio l’Italia di Gaudenzi, Furlan e Nargiso che nel 1997 superò, davanti ad un Foro Italico in visibilio, la Russia dei ben più quotati Kafelnikov e Chesnokov). Come movimento tennistico non si può certo ritenere molto competitiva una nazione senza nessuno nei primi cento, ma a livello di squadra e capacità di fare gruppo ignorarla dalla classifica per nazioni dopo gli ottimi risultati in Davis non avrebbe alcun senso.
Ecco allora che una classifica per nazioni più bilanciata potrebbe essere quella a metà tra la classifica ITF di squadra e quella individuale ATP. Calcolando cioè per ogni nazione la media dei punti conseguiti nelle due classifiche, per tenere conto allo stesso modo (50% ATP e 50% ITF) della capacità di fare squadra e vincere in Coppa Davis piuttosto che di avere molti singolaristi che avanzano e vincono nei tornei individuali.
3) CLASSIFICA ITF-ATP (CON CONTRIBUTO 50 E 50 TRA LE DUE GRADUATORIE)
Considerando questo criterio otteniamo la seguente classifica, ordinata secondo il ranking classico ATP.
posizione | Nazione | Classifica ATP per nazioni | Classifica ITF per nazione | Classifica “media” ATP/ITF |
1 | ITA | 23724 | 637 | 12.181 |
2 | USA | 22802 | 433 | 11.617 |
3 | FRA | 16418 | 391 | 8.404 |
4 | RUS | 12778 | 70 | 6.424 |
5 | AUS | 12304 | 520 | 6.412 |
6 | SPA | 11977 | 389 | 6.183 |
7 | GER | 11032 | 450 | 5.741 |
8 | ARG | 10605 | 361 | 5.483 |
9 | SER | 6696 | 394 | 3.545 |
10 | CZE | 5019 | 388 | 2.703 |
11 | GBR | 4900 | 387 | 2.644 |
12 | NOR | 4255 | 309 | 2.282 |
13 | BUL | 3350 | 275 | 1.813 |
14 | CHI | 3313 | 359 | 1.836 |
15 | CAN | 3259 | 478 | 1.868 |
16 | GRE | 3165 | 286 | 1.726 |
17 | POL | 3146 | 281 | 1.714 |
18 | CHN | 3054 | 225 | 1.640 |
19 | DEN | 3025 | 317 | 1.671 |
20 | KAZ | 2677 | 336 | 1.506 |
21 | NED | 2540 | 462 | 1.501 |
22 | JPN | 2426 | 312 | 1.369 |
23 | BEL | 2305 | 368 | 1.337 |
24 | BRA | 2096 | 354 | 1.225 |
25 | POR | 1844 | 315 | 1.080 |
Risulta evidente come l’ordine della classifica media ITF/ATP ricalchi quasi perfettamente quello della ATP classica. Ciò è dovuto alla diversa ripartizione dei punti tra le due classifiche originarie ATP e ITF, con la prima che è molto più pesante (gli USA secondi hanno “ben” 22.802 ATP e “solo” 433 ITF), ma ciò non influenza la valutazione complessiva dei movimenti tennistici nazionali, per i quali il ranking ATP è corretto che sia più pesante di quello per nazionali, col primo che distribuisce i punti su 65 tornei (fermandosi ai tornei 250) e col secondo che lo fa su una singola competizione.
Si possono stilare molte classifiche, analizzare diverse statistiche e sottolineare parecchie osservazioni, tutte indicative me poche definitive. Una però c’è: qualunque classifica si guardi, Italia caput mundi.