Gruppo A
Canada-Croazia 2-1
L. Fernandez b. D. Vekic 6-4 6-3
B. Coric b. F. Auger-Aliassime 0-6 6-4 6-4
L. Fernandez/F. Auger-Aliassime b. C. Bagaric/I. Dodig 6-3 6-4
A Perth è Leylah Fernandez show: la finalista dello US Open 2021 trascina la propria Nazionale nel Gruppo A con il successo nel doppio misto contro la Croazia. Sono state tre partite molto interessanti che hanno sancito la vittoria dei nord-americani solo nel terzo e decisivo match.
Prometteva spettacolo la sfida tra Leylah Fernandez e Donna Vekic, reduce da un 2024 positivo con la prima semifinale Slam a Wimbledon e la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Parigi. Questa volta però Vekic non sembra all’altezza della situazione, almeno quanto lo era stata durante l’anno. La canadese si dimostra solda e nei momenti decisivi sferra i colpi più importanti come il break sul 5-4 nel primo set e quello sul 4-3 nel secondo, che le ha permesse di servire per il match. Insomma, al netto delle sei palle break sprecate, Fernandez è riuscita a fare voce grossa nei game vitali.
A quel punto il buon Borna Coric si ritrova spalle al muro, sfavorito e con davanti a sé un Felix Auger-Aliassime ben lontano dai felici periodi del 2022, quando diventò numero sei al mondo. Eppure nel primo set un rotondo 6-0 e un break conquistato a favore all’inizio del secondo sembravano spalancare il tappeto rosso ai canadesi, dato che il 2000 di Montreal doveva “semplicemente” tenere i suoi servizi. Poi il più classico dei black-out di Auger-Aliassime spiana la strada al croato classe 1996, abile ad approfittare del momento di défaillance dell’avversario che oltre a perdere il set, si ritrova sotto 3-0 nel terzo. A parte una sbavatura subito recuperata con il contro-break decisivo, Coric rimanda la decisione del campo al doppio misto.
Arrivati alla sfida decisiva, il Canada manda in campo i due singolaristi mentre i croati la giovane classe 2004 Lucija Bagaric e il più esperto 39enne Ivan Dodig. I favori del pronostico sono dalla parte dei canadesi che infatti chiudono il primo set senza troppi problemi, vanificando anche un palla break sul 2-1. Nella seconda frazione invece il break decisivo giunge al settimo game, quello che solitamente taglia le gambe se si è già sotto di un set. Entrambe le coppie hanno servito decisamente bene, ma a fare la differenza sono stati i punti vinti in risposta, specialmente quelle con la seconda dove Bagaric e Dodig hanno saputo convertire solo 3 punti su 14 contro i 10 su 18 della coppia vincitrice.