Sveglia puntata per moltissimi appassionati italiani, sintonizzati su Brisbane per godere della nuova stagione tennistica, dopo alcune settimane di digiuno.
Torna il grande tennis e ritorna anche Nick Kyrgios, dopo ben due anni di inattività. L’australiano ha esordito in doppio insieme a Novak Djokovic, insieme al quale ha sconfitto il duo formato da Erler e Mies, sorpresi al super tiebreak decisivo. La coppia che scoppia avanza nel tabellone di doppio, ed ora si attendono soltanto i rispettivi esordi in singolo contro Mpetshi Perricard e Hijikata.
“Tutti qui vogliono che serva da sotto, io sto cercando di essere professionale” ha dichiarato Kyrgios nell’intervista post-match. Djokovic ha replicato ridendo: “Il momento più bello di questa intervista finora… la sua frase, ‘sto cercando di essere professionale’. Mi piace, mi piace. Voglio ringraziare Nick per aver giocato. L’altro giorno ha detto che sarebbe stato un piacere giocare con lui. Ed è così. È un piacere. Sono contento di condividere il campo con lui al suo ritorno. Non ho giocato molte partite di doppio negli ultimi cinque anni. Qualsiasi cosa Nick dicesse la seguivo davvero”.
“Mi ha sorpreso che in alcuni momenti abbia dubitato di se stesso – ha ribadito l’australiano su Novak – gli ho detto sei il più grande di tutti i tempi. Vai. Fai quello che vuoi”
Quanto al singolare, Il detentore del titolo, Grigor Dimitrov, fa il suo ritorno a Brisbane ed esordisce nella corrente edizione con un convincente successo, ottenuto ai danni di Yannick Hanfmann, proveniente dalle qualificazioni. L’avvio timido del bulgaro ha dato spazio agli ottimi guizzi di Hanfmann, che non si è tirato mai indietro nel corso dell’incontro, interferendo sino all’ultimo istante con la vittoria di Dimitrov. Con lo score di 7-6 6-3, il bulgaro, ha staccato il pass per gli ottavi di finale, dove affronterà la WC del torneo di Brisbane, Aleksandar Vukic.
[2] G. Dimitrov b. [Q] Y. Hanfmann 7-6 (5) 6-3
Poco brillante l’approccio al match di Grigor Dimitrov, preso alla sprovvista da un coraggioso Hanfmann, che roda il rovescio certamente prima del bulgaro. Alla poca convinzione da fondo campo si aggiunge qualche scricchiolio al servizio, ed il tedesco guadagna un break di vantaggio. Dimitrov avverte il pericolo e rimanendo attaccato al primo parziale, si riprende il break approfittando delle discese a rete avventate del teutonico.
L’esperiente bulgaro alza i giri del motore e ritrova un rovescio latitante nei primi scorci dell’incontro, ravvivando così gli scambi con Hanfmann, che raggiunge Grigor al tiebreak, dov’è quest’ultimo a dominare, portando a casa un lottato primo set.
All’alba del secondo parziale Hanfmann si riaffaccia in avanti, ma il terzo gioco – al servizio – si rivela deleterio per il tennista di Karlsruhe, che paga l’ennesima discesa a rete senza criterio. In vantaggio di un set ed un break, il bulgaro amministra e gioca sul velluto, rischiando di ottenere persino il doppio break di vantaggio, negato da due colpi da maestro di Hanfmann, con tanto di complimenti di Grigor. Il tedesco rimane attaccato con i denti al match, nonostante la sfavorevole situazione di punteggio, ma Dimitrov non ha intenzione di rimanere a lungo sulla Pat Rafter Arena, e chiude la pratica consolidando il 6-3 e la prima vittoria della stagione in terra Australiana.
J. Lehecka b. [3] H. Rune 7-5 6-3
Delude, invece, Holger Rune, finalista a Brisbane lo scorso anno, dove perse ad un passo dal titolo proprio contro Grigor Dimitrov. Quest’oggi, contro Lehecka, Rune si è mostrato ancora una volta poco cinico nell’andare del match, e il ceco ha così guadagnato l’accesso tra i migliori 16 giocatori del torneo. Agli ottavi sfiderà il giapponese Yoshito Nishioka.
Lehecka ha premuto forte l’acceleratore sin dai primi giochi dell’incontro, imprimendo il suo solito forsennato ritmo, ed il danese – numero tre del seeding – è sempre stato costretto a rincorrere nel punteggio, mostrando – tra l’altro – pochissima solidità al servizio, concesso per ben cinque volte in tutto l’incontro. Non eccellente il ceco, anch’egli a tratti disordinato, ma certamente più determinato dell‘ex numero quattro del mondo, che saluta prematuramente il torneo australiano che nella passata edizione gli diede parecchie soddisfazioni.