Dopo un lungo anno di competizioni, terminato con la sconfitta in Coppa Davis contro Matteo Berrettini, Thanasi Kokkinakis è concentrato sull’inizio della stagione australiana: “Sono pronto. Voglio vincere più partite possibile e giocare un buon tennis. L’esito non è mai garantito, ma posso dare il massimo e giocare nel modo giusto. Tornare a giocare davanti al pubblico di casa è un momento speciale: Non capita spesso agli australiani. Dobbiamo approfittarne”. Lo swing australiano è abbastanza breve e la scena si divide poi tra Europa e Americhe, dove la stragrande maggioranza dei tornei va a concentrarsi.
Mentre nel vecchio continente Thanasi non ha ancora trovato titoli, nel suo paese ha avuto ben più grande fortuna, con due titoli in doppio (sui tre totali, di cui l’ultimo è stato vinto ad Atlanta, in USA) e l’unico in singolo ad Adelaide nel 2022. Il titolo più importante è certamente quello ottenuto con Nick Kyrgios, suo compagno nella vittoria agli Australian Open del 2022. Kokkinakis sottolinea l’aspetto divertente di questa collaborazione con Kyrgios: “Con Nick è sempre un po’ un circo. Diciamo un sacco di sciocchezze in campo. Non ci aspettavamo il successo di tre anni fa. Sarà difficile ripeterlo, ma sarà sicuramente divertente”. Sui motivi dietro al loro doppio, Thanasi è piuttosto schietto: “Lo facciamo più per il pubblico che per costruire una carriera in doppio”.
Di fatto, nonostante un best ranking al numero 15, il doppio per Thanasi non è molto diverso da un’esibizione, anche se a volte questi eventi, che hanno il solo scopo di intrattenere e portare a casa uno stipendio in più, limitano molto le condizioni fisiche e i tempi di riposo dei giocatori, che devono rispondere a un tour già molto faticoso: “Il tour dura undici mesi. Ogni volta che dico che è troppo lungo, vengo criticato. Ma è così. Gli eventi di esibizione pagano meglio, a volte devi fare scelte”.
Quanto a qualche informazione più personale, i tennisti, lo sappiamo, sanno essere precisini all’inverosimile nel tennis. Per Kokkinakis alcuni “ick” dei tennisti sono davvero fastidiosi: “Quando i giocatori evitano le linee sul campo, quando fanno del grunting esagerato apposta o quando si lanciano la palla al servizio un milione di volte”.
Per finire, Kokkinakis guarda alla nuova stagione con consapevolezza: “So di poter battere chiunque nel tabellone, ma devo essere più costante”.