G. Diallo b. L. Nardi 6-7(1) 7-6(3) 5-7 6-1 6-2
Gabriel Diallo (23 anni, numero 86 della classifica mondiale) ottiene la sua terza vittoria nel main draw di uno Slam e si qualifica al secondo turno dell’Australian Open dopo aver eliminato in rimonta Luca Nardi (21 anni, numero 83 del ranking ATP) con il punteggio di 6-7(1) 7-6(3) 5-7 6-1 6-2 al termine di una lotta di 4 ore e 9 minuti. Luca, dopo essersi portato in vantaggio per due set a uno, è letteralmente crollato nel corso dell’ultima ora di gioco, pagando il grande sforzo prodotto nella prima fase del match. Il pesarese, alla quarta sconfitta in altrettante apparizioni a livello slam (ma oggi ha vinto i primi due set della sua carriera major), proverà a sfatare il tabù al Roland Garros. Diallo invece al prossimo turno dovrà probabilmente alzare il livello complessivo del suo tennis se vorrà davvero impensierire la testa di serie numero 19 Karen Khachanov, che nella mattinata australiana ha eliminato in tre set Adrian Mannarino.
Primo set: Nardi rimonta e poi gioca un tie-break perfetto
Nel quarto game suona immediatamente l’allarme azzurro: Luca si incastra nel tunnel degli errori gratuiti e subisce il primo break della partita, vittima di un piccolo blackout tipico della sua giovane storia slam (3-1 Diallo). Il numero 8 d’Italia reagisce immediatamente, recuperando lo svantaggio grazie alle prime grandi risposte del suo incontro (2-3). Il primo set entra nel vivo e il canovaccio tecnico e tattico rispetta le previsioni della teoria del pre-partita: il canadese si affida alla potenza della prima di servizio, Luca invece alla geometria del suo tennis fluido da fondocampo. Nardi viene tradito dalla percentuale di prime palle in campo (un mediocre 48%) ma la risposta – altrettanto mediocre – dell’avversario gli consente di difendere i turni di battuta senza nessun tipo di problema: si arriva senza spaventi al tie break, nel corso del quale Luca non sbaglia una singola palla, dominando grazie alla concretezza e alla saggezza delle sue scelte. Il tennis di Diallo deraglia all’improvviso e l’italiano chiude rapidamente con il punteggio di 7 punti a 1.
Secondo set: stavolta il tie-break premia Diallo al termine di un set rocambolesco
Il canadese sembra inizialmente pagare la delusione del finale del primo set ma in qualche modo riesce a rimanere aggrappato al punteggio, annullando subito due pericolose palle break: Nardi, invece, dal canto suo, cede il servizio al primo passaggio a vuoto, sbagliando un dritto in avanzamento non esattamente impossibile. 3-2 Diallo, con la battuta a disposizione. Nei minuti successivi il copione dell’incontro fila via liscio – nonostante una percentuale di prime in campo piuttosto scadente, sia per l’uno che per l’altro – ma, nel momento di chiudere, (5-4 15-0) il canadese si incarta, perché Nardi cambia l’inerzia emotiva con il talento dell’estemporaneità, inventandosi un tweener tanto utile quanto spettacolare.
Il pesarese strappa a sorpresa e all’improvviso la battuta all’avversario, si porta sul 6 a 5 con le unghie e con i denti (annullando due palle break consecutive grazie a due scambi all’insegna della tenacia) e, sull’onda dell’entusiasmo, sogna addirittura il colpaccio, procurandosi due set point (non consecutivi) nel corso del dodicesimo game. I rimpianti, a volte, hanno la forma di un dritto in rete, ed è il caso di questa mattinata australiana: Luca non completa l’opera, Diallo torna a respirare, ed è ancora tie break. I ruoli si ribaltano rispettano al primo set: Gabriel alza il livello, Nardi ripensa alle occasioni mancate, e in pochi minuti siamo un set pari (7-3 Diallo).
Terzo set: Nardi scappa nel punteggio, spreca sei set point ma alla fine chiude
II parziale peggiore dell’incontro si apre con la stanchezza mentale e fisica di Diallo, che, dopo il sospiro di sollievo del set precedente, regala immediatamente il break all’avversario (1-0 Nardi, che nel gioco successivo rimonta da 15-40 e conferma il vantaggio): i protagonisti rifiatano, gli scambi si accorciano e il caldo comincia a diventare un fattore. Luca nel quinto game non azzanna la partita, sciupando due palle del doppio break: il canadese si salva e ricomincia a macinare il suo gioco, in attesa del momento dello sport del diavolo.
Le partite al meglio dei cinque set vivono sul filo della tensione e delle inevitabili pause agonistiche, nel corso delle quali i protagonisti rifiatano, aspettando il momento giusto, e il momento giusto di Diallo arriva nel decimo game: Nardi, chiamato a chiudere il set, spreca tre set point e viene infine travolto dalla risposta vincente del rivale, che regala al suo pubblico l’urlo più intenso. 5 pari, equilibrio toale, e tutto da rifare. Il canadese, però, scampato il pericolo, si distrae, commettendo un errore dietro l’altro: il livello, lo dicevamo prima, non è un livello per palati fini. Nardi prova a smentirci, lascia andare il braccio, conquista un altro break (6-5 e servizio) e, stavolta, nonostante altri tre set point (stavolta consecutivi) buttati un po’ via con la paura del braccino, completa l’opera, e si porta in vantaggio per due set a uno, al termine di un’ora di tennis piuttosto agonica.
Quarto set: Diallo concede le briciole a uno spento Nardi
Il quarto set si apre con un parziale di 8 punti a 1 in favore di Diallo, che si porta rapidamente in vantaggio di un break: Nardi, al primo match sulla lunga distanza della carriera (le altre tre presenze a livello slam si erano concluse con altrettante sconfitte in tre set), sembra improvvisamente pagare, tutto insieme, lo sforzo della prima parte della partita: il canadese, dopo aver annullato una palla del controbreak (3-0), scappa rapidamente sul 5 a 0, ipotecando il set e l’inerzia in vista del quinto. 6-1, in meno di mezz’ora, e un dominio fisico abbastanza impressionante.
Quinto set: Nardi regala il primo game con un doppio fallo, Diallo domina e festeggia
Si dice che in queste situazioni il primo game diventa spesso fondamentale: per ripartire, per mandare un segnale all’avversario, per condurre le operazioni. Nardi lo lascia lì, con un doppio fallo, dopo un gioco contrassegnato da 14 punti: è l’inizio della resa del pesarese, che nei game successivi non riesce più a reagire dal punto di vista fisico, travolto dalla durezza del ‘3 su 5’, una durezza che non fa sconti a nessuno, nemmeno ai talenti più naturali e limpidi. Diallo ormai controlla il match a suo piacimento e nel quinto gioco mette a segno un altro break (4-1 e servizio), chiudendo di fatto la pratica. Gli ultimi minuti della partita non regalano più sorprese e Gabriel può così festeggiare – grazie al 21esimo ace della giornata – la terza vittoria slam della carriera: 6-7(1) 7-6(3) 5-7 6-1 6-2 il punteggio finale.