Un proverbio irlandese sostiene che una buona risata e una lunga dormita siano la migliore cura. Non può che essere d’accordo Jannik Sinner. Il numero uno al mondo si presenta in conferenza stampa con un sorriso sulle labbra dopo la comoda vittoria in tre set sull’americano Marcus Giron. Certo del posto agli ottavi di finale dove proverà a difendere il titolo da campione in carica, l’altoatesino ha ribadito l’importanza di un sonno regolare nella propria routine, concedendosi anche qualche digressione sul suo momento di forma, sul coaching e sull’uso del rovescio ad una mano.
D. Quanto sei soddisfatto del tuo stato di forma nella prima settimana dell’Australian Open?
Sinner: “Sì, certamente l’obiettivo è essere arrivati alla seconda settimana, e sono contento di essere qui di nuovo. Forse oggi è stato il mio miglior match, nel modo in cui ho provato a giocare. Ho fatto ancora degli errori, ma è ok. Penso di aver colpito meglio la palla rispetto ai turni precedenti. Sono felice, ovviamente voglio alzare il livello del mio gioco nei prossimi round, vedremo.”
D. Come atleta top, hai bisogno di lavorare tanto fisicamente. Lo abbiamo visto con Gael Monfils, qual è il segreto per rimanere integri fisicamente in una carriera ventennale? Pensi di restare in forma come Gael quando avrai 38 anni ?
Sinner: “Non posso risponderti all’ultima domanda. Non lo so. Ovviamente devi lavorare tanto, specialmente quando sei giovane, per raggiungere la longevità. Devi salvaguardarti e prevenire cose. Devi lavorare in maniera intelligente. Quando ero un giocatore juniores non utilizzavo i pesi molti pesi, cercando di prevenire alcuni infortuni. Devi scegliere i tornei giusti, quando giocare, quando non giocare. Sono tante cose messe insieme. E’ importante vincere adesso, ma è allo stesso tempo importante tenere il fisico in ottime condizioni il più possibile.”
D. Parlavi con Jim Courier del sonno. Hai studiato qualcosa sui recuperi, hai fatto degli studi o è un qualcosa che ti viene naturale fare?
Sinner: “No, no, no. Normalmente sono uno che dorme molto bene, stanotte non ho dormito bene. Mi sono spiegato male in campo (nell’intervista post match) perchè questa notte non ho dormito bene, per questo prima della partita ho fatto una mezz’oretta che poi mi ha aiutato però normalmente sono uno che dorme abbastanza, anche quando la partita finisce tardi, vado a letto e riesco a dormire subito. Il sonno è il recupero migliore c’è poco da fare, quando dormiamo un po’ meno le prestazioni tendono ad andar giù, fisicamente si vede. Il sonno è molto importante, oggi ho cercato di recuperare quando potevo durante la giornata”
D. Durante il medical time out di Giron ho visto che parlavi con il tuo team, volevo chiederti cosa pensi di questa nuova postazione così a ridosso del campo, ti piace?
Sinner: “E’ una cosa diversa. Stavamo parlando non di questa partita, stavamo parlando di altre cose. Abbiamo fatto un piccolo cambiamento con la tensione delle corde che forse vanno bene durante il giorno, la sera un po’ meno e stavamo parlando di questo argomento. Forse era meglio di scendere di un chilo per la sera, perchè sentivo che la palla non usciva come volevo, non so se erano le corde o era anche per la giornata. E’ una regola un po’ diversa, nel senso che puoi andar lì e ne puoi approfittare senza guardare anche l’arbitro per vedere se ti vede o no, io lo uso abbastanza poco però è importante che siano lì.”
D. (il nostro inviato Vanni Gibertini) : Oggi è uscito Lorenzo Musetti, era l’ultimo giocatore in tabellone con il rovescio ad una mano. Volevo sapere quando incontri un giocatore con questa caratteristica, c’è differenza nel tuo modo di giocare o nel tuo modo di affrontare gli scambi?
Sinner: “Certamente. Ci sono delle cose positive e cose negative nell’affrontare un rovescio ad una mano. Ovviamente questi giocatori hanno un’ottima mano, sanno giocare a rete e rispondono in slice ma soffrono altre caratteristiche. Il tennis sta diventando sempre più veloce e giocare a due mani è forse un pochettino più semplice, puoi giocare la risposta a due mani anche quando magari la palla ti salta. Esteticamente non c’è paragone, il rovescio a una mano ha più classe però è un pochettino più semplice giocare il rovescio a due mani, poi ognuno la pensa in modo diverso.”