La maratoneta di questo Australian Open 2025. Emma Navarro abbonata ai match di tre set. La giovane tennista statunitense è ai quarti del primo Slam dell’anno. È il terzo Major consecutivo nel quale la si vede nel turno delle migliori otto. Otto come il suo numero di testa di serie e di cifra impressa dietro la poltrona del ranking WTA. Con un successo in tre combattuti set, e dopo quasi tre ore, sulla russa Daria Kasatkina la 23enne americana avanza quindi nel tabellone. Quest’ultimo è stato il quarto incontro di Navarro in questa edizione dell’Australian Open, ed è il quarto che la vede costretta a ricorrere al parziale decisivo.
“Ho avuto alcune chance nel secondo set”, le prime dichiarazioni di Emma in conferenza stampa post-successo. “Mi sentivo in una buona posizione per chiudere il match in due parziali. Lei però ha giocato molto bene in svariati punti importanti e questo ha reso la mia partita più tosta. Forse qualche colpo potevo giocarlo in maniera diversa durante i match point che mi ha annullato nel secondo set”. La classe 2001 nata a New York si era infatti procurata quattro match point (tutti ai vantaggi) nel decimo game del secondo set. Dasha, però, è riuscita a risalire la china, recuperando sino a mettersi in tasca 7-5 la seconda frazione. “È facile guardarsi indietro e dire: ‘Questo è quello che avrei dovuto fare diversamente’. Il terzo set, poi, è stato davvero duro. Sono quindi contenta della vittoria”.
Una prova di atletismo e resilienza non indifferente. Se a braccetto ci mettiamo il fatto che questa era appunto la sua quarta partita consecutiva in cui è dovuta ricorrere al terzo set, tutto ciò è ancora più amplificato. “Per me è quasi come se fosse un test di volontà mentale. Ho lavorato duramente sulla mia condizione fisica per essere capace di giocare tre set, due, tre ore o quanto serve. I miei allenamenti hanno sicuramente ripagato da questo punto di vista nei primi quattro incontri. Non mi sento di aver giocato al meglio, ma è certo che questo sia stato il mio miglior match finora nel torneo. In ogni partita sto migliorando un pochettino. È dura quando il match inizia a diventare sempre più equilibrato, lungo e non stai giocando il tuo miglior tennis. Proprio per questo dico che l’incontro è stato un test di volontà e tenacia”.
Prossimo ostacolo da scalare, Iga Swiatek. Tra la seconda e l’ottava forza del seeding c’è solo un precedente, totalmente ininfluente, che risale a un ITF sulla terra rossa di Charleston – dove Emma abita con la sua famiglia – nel 2018 e fu vinto dalla polacca 6-0 6-2. “Al tempo non avevo forza, velocità e niente di ciò che mi serviva per metterla in difficoltà”. Sette anni dopo ecco di nuovo Swiatek e Navarro opposte in un campo da tennis. La numero 2 WTA sta giocando un torneo impressionante: in quattro match ha lasciato per strada solo undici game, di cui sette esclusivamente all’esordio. Ma l’americana fa finta di non sapere ed entrerà così nel rettangolo da gioco più fiduciosa che mai. “Preferirei vincere in due set, questo è l’obiettivo”.
Ormai è una top player. Lo sa lei, lo sanno tutti. Ha 23 anni, è molto giovane, intelligente sul campo e arguta pure fuori da esso. Il suo tennis riflette questa sua caratteristica e, con una nuova fiducia e consapevolezza, Emma si sta infatti approcciando al tour e a questo 2025 che per lei dovrebbe essere un anno di conferma. “In passato guardavo a uno Slam come fosse una cosa gigante, più di quella che era. Non mi sono mai sentita a mio agio probabilmente sino all’ultimo US Open (dove si è fermata in semifinale contro Sabalenka, ndr). Giusto prima ho pensato che nel momento in cui mi sono qualificata per i quarti a New Work mi dicevo: ‘Wow, è piuttosto assurdo’. Ora che sono allo stesso turno in Australia mi sento come se questa fosse la partita a cui ci si aspetta che io arrivi e per cui mi sono preparata. È diverso quindi. Probabilmente ora arrivo a uno Slam con più fiducia di quanta ne avessi una volta”.
Deve però stare attenta a non scottarsi se la sua aspirazione è quella di avvicinarsi sempre di più al sole. Un crescendo di ottime prestazioni l’ha portata per la prima volta l’anno scorso in top 10, in semifinale Slam e gli ha consegnato lo status di top player. Sarà interessante vedere se, o forse meglio dire quando, arriverà una prima spirale negativa, come reagirà Navarro. Il suo tennis, la sua testa, ma soprattutto la sua maturità siamo sicuri che la aiuteranno sempre, anche nei momenti difficili. Comunque, per ora, i risultati le stanno dando ragione. Emma va avanti, ma con diligenza e consapevolezza. E questa miscela fa tutta la differenza del mondo.