Semifinali in vista (contro il duo Göransson/Verbeek, già affrontato nella scorsa edizione dello US Open) e tanto, tantissimo entusiasmo, per la coppia composta da Andrea Vavassori e Simone Bolelli. Del resto, come potrebbe essere altrimenti? Il tandem emiliano-piemontese, infatti, ha avuto la meglio nei confronti dei portoghesi Nuno Borges e Francisco Cabral dopo un’ora e 36 minuti di gioco aggiudicandosi due set molto equilibrati (con il punteggio finale di 6-4 7-6(4)). Al termine del match, oltre a concedersi – e a concedere – un simpatico siparietto riguardante il compleanno di coach Michele Mangiafico, i due tennisti azzurri si sono concessi ai microfoni e ai taccuini dei colleghi presenti in quel di Melbourne. Di seguito, le dichiarazioni del tandem italiano.
D. Ciao Simone, ciao Andrea. Qualificazione alle semifinali e prossima sfida con il duo Göransson/Verbeek che avete già sfidato allo US Open…
Bolelli: “Beh, si tratta di una coppia che sta giocando bene. Tra l’altro, ci abbiamo già giocato contro allo US Open. Giocano un buon tennis, danno fastidio. Ad ogni modo, ogni match va giocato, non c’è niente di scritto. Faremo la nostra partita.”
D. Per ciò che concerne la gara di oggi, avete disputato un primo parziale decisamente solido…
Bolelli: “Direi di sì. Oggi, nel complesso, abbiamo disputato un buon match, soprattutto nel primo set. Poi abbiamo giocato un buonissimo tie-break, nonostante qualche difficoltà in risposta.“
Vavassori: “Non era facile rispondere, siamo stati molto solidi al servizio e a rete, abbiamo chiuso bene gli spazi. Copriamo bene il campo e non facciamo giocare tranquilli i nostri avversari, soprattutto in risposta. Comunque sia, ci sono ancora dei margini di miglioramento da parte nostra in risposta. Però, ecco, anche al tie-break abbiamo dimostrato di aver giocato in maniera molto solida.”
D. Quali sono le differenze rispetto allo scorso anno?
Vavassori: “Quest’anno siamo molto più consapevoli, entriamo in campo con fiducia. Gli avversari ci guardano in maniera diversa. Lo scorso anno eravamo degli underdog, quest’anno siamo la testa di serie numero 3 e, diciamo, con altre mire. Abbiamo dimostrato ad Adelaide di essere una delle coppie più forti e adesso, anche qui, il meglio deve ancora venire. Contro tutte le altre coppie di doppio, sappiamo che dobbiamo cercare di imporre il nostro gioco e di continuare a crescere il più possibile. E ci stiamo divertendo, stiamo lavorando bene, speriamo di continuare così…“