Darren Cahill ha rilasciato alcune dichiarazioni prima del match vinto da Sinner contro De Minaur a Barbara Schett di Eurosport, parlando e del proprio futuro e del suo pupillo. Il semifinalista allo US Open nel 1988 ha fatto riferimento alle complicazioni a livello fisico che ha sofferto Sinner durante il match contro Rune per esaltarne la maturità con cui le ha affrontate e risolte e per dire del metodo di lavoro del team. “Jannik sta molto meglio, anche questi problemi rendono molto difficile vincere una prova dello Slam, un torneo di 14 giorni al meglio dei cinque set”.
“Jan è stato perfetto – prosegue Cahill – nel gestire la circostanza, ero sicuro che avrebbe dato tutto quanto aveva per vincere e che avrebbe lasciato tutto sul campo. Per noi la prima cosa è lavorare perché lui evolva e cresca e perché possa esprimere tutti i traguardi raggiunti in allenamento al cospetto dell’avversario. Non è importante contro chi giochi, quanto che metta in pratica quello che ha fatto suo”.
L’ultimo sketch, ripreso da Eurosport con l’anchorwoman ed ex-giocatrice austriaca, riguarda il suo annuncio di ritiro al termine della stagione in corso: “è davvero la tua ultima volta a Melbourne da coach?”. “Un allenatore” – risponde Darren – “ha davvero efficacia per un periodo di tre, quattro o al massimo cinque anni. Inoltre, il lavoro che Simone Vagnozzi sta portando avanti è di incredibile qualità; il numero uno del mondo è in buonissime mani e i successi continueranno ad arrivare”.
“E se arriva una chiamata?” – provoca sorridendo Barbara. “Io torno solo se tornerai anche tu” – ribatte prontamente Cahill. “Ok, mi sa che non avverrà mai” conclude la giornalista ridendo e suggellando il patto appena sottoscritto con un abbraccio.