Termina con il ritiro di Novak Djokovic, dopo un solo set risoltosi al tie-break, la prima semifinale dell’Australian Open 2025, che ha visto uscire vittorioso Alexander Zverev. Il tedesco ora attende il vincente della sfida tra Jannik Sinner e Ben Shelton, ma intanto nell’immediato post-partita, nell’intervista on court, ha rilasciato le prime dichiarazioni a caldo. Ecco, dunque, le sue parole.
“La prima cosa che voglio dire è questa: ragazzi, per favore, non ricoprite di ‘buuu’ il giocatore quando si ritira. So che avete pagato i biglietti e avreste voluto vedere una battaglia al quinto set. Ma Novak Djokovic ha dedicato tutta la sua vita a questo sport negli ultimi 20 anni. Ha vinto questo torneo con uno strappo addominale ed uno strappo al tendine del ginocchio: se non può continuare a giocare a tennis vuol dire che davvero non lo può fare. Quindi per favore siate rispettosi e mostrate un po’ di amore nei confronti di Novak. Penso sia stato un primo set di alto livello, poi sì forse nel tie-break non si muoveva bene come durante il set. Però abbiamo avuto scambi molto duri“.
“Certo, sono felice, sono in finale all’Australian Open, però devo essere sincero. Non c’è una persona che io rispetti di più nel Tour di Novak. È uno dei miei più cari amici, uno di quelli a cui posso sempre chiedere un consiglio nei momenti di difficoltà. L’anno scorso a Shanghai sono rimasto a parlare con lui per ore e ore quando ero in difficoltà a livello mentale dopo la sconfitta ai quarti allo US Open. È una persona che ha sempre aiutato tanto, ho un enorme rispetto nei suoi confronti. Mi ricordo quando l’ho affrontato qui nel 2021, quando aveva lo strappo addominale, e mi ha fatto 28 ace. Oggi ho giocato uno dei migliori set del mio torneo credo e l’ho vinto 7-5 al tie-break con lui infortunato. Forse non sono così bravo, forse Novak è troppo forte per questo sport“.
Le parole di Alexander Zverev in conferenza stampa
D: Congratulazioni per aver raggiunto un’altra finale Slam. Hai detto qualcosa a Novak a rete? Ti aspettavi che si sarebbe ritirato dopo un primo set difficile?
Alexander Zverev: “Non me l’aspettavo. Penso che fosse un infortunio muscolare. Sapeva che probabilmente se mi avesse battuto nel primo set, avrebbe dovuto giocare per altre tre ore o più ed è molto difficile da fare se hai uno strappo o un infortunio muscolare. È difficile continuare a giocare ad alta intensità perché non può andare meglio. Nello scenario peggiore, stai ancora peggio. Come ho detto in campo ho rispetto per lui, lo ammiro“.
D: Dalla tua prospettiva è un punto a tuo favore a questo punto del torneo avere trascorso meno tempo in campo o il dover gestire un ritiro interferisce con il tuo ritmo?
Alexander Zverev: “Continuo a pensare che ho giocato un primo set di livello alto, lo abbiamo fatto entrambi. Quindi in questo senso ho continuato a giocare a tennis. Non è che è stato un ritiro dall’inizio che mi ha permesso di avere quattro giorni di riposo. Così sarebbe stato forse un po’ troppo perché poi ti sembra di iniziare un nuovo torneo e non vuoi avere questa sensazione prima di una finale, vuoi avere il ritmo partita. Non è quello che speravo, ma è successo. Ovviamente sono felice di essere ancora in una finale Slam e sono felice di avere un’altra possibilità di vincere uno Slam. Volevo che finisse così? No di certo. Mi sono ritrovato nella sua situazione al Roland Garros con un infortunio forse peggiore. È lo sport, la vita va avanti”.
D: Dopo il Roland Garros, in cui hai detto di voler guardare Alcaraz e il suo team per arrivare al suo livello, cosa hai fatto?
Alexander Zverev: “Ho assunto Jez Green come nuovo preparatore fisico. Il mio vecchio preparatore era uno dei migliori e una delle migliori persone che ho conosciuto, ma sfortunatamente ha avuto dei problemi fisici. Questo mi ha dato l’opportunità di assumere di nuovo Jez Green. Sono sempre stato molto orgoglioso e in un certo senso ho sempre saputo che sarei potuto durare con chiunque per tanto tempo quando ero con Jez Green e sono stato con lui per sette anni. Mi sentivo uno dei giocatori più forti di tutto il circuito. Non ero con lui quando mi sono infortunato, quindi penso che il lavoro per riprendermi e tornare dall’infortunio sia consistito nel raddoppiare i carichi e salire ancora di più di livello. È per quello che l’ho assunto, per essere ancora allo stesso livello fisico“.
D: Come ti sei sentito nelle ultime settimane? Il lavoro che hai fatto sta dando i suoi frutti?
Alexander Zverev: “Ero davvero frustrato dopo lo US Open, ero molto deluso da me stesso, dalle mie prestazioni e da come stavo giocando. Il mio obiettivo è di competere ancora con questi ragazzi e di provare a vincere questi tornei. Per questo però devo migliorare in campo e fisicamente. Ecco perché ho detto che avrei giocato i tornei di fine anno, soprattutto per cercare di diventare un tennista migliore”.
D: Il tuo avversario non è ancora stato deciso, ma puoi dirci i tuoi pensieri sull’affrontare entrambi?
Alexander Zverev: “Penso che Jannik Sinner è stato il miglior giocatore del mondo negli ultimi 12 mesi, non c’è dubbio, ha vinto due Slam, è stato molto continuo a questo livello. Ben Shelton è molto giovane, ha una potenza incredibile. Ha un servizio che a livello di varietà non si è mai visto in precedenza, non solo a livello di velocità, ma per quello che riesce a fare con la pallina. Penso che giocare di sera favorirà Sinner semplicemente perché la palla non sarà come la vuole Shelton”.
D: Qualcuno ha criticato Djokovic per essersi fermato senza chiamare nemmeno il medico. Avresti gestito la situazione diversamente?
Alexander Zverev: “No, perché Novak conosce il suo corpo meglio di chiunque altro. Cosa avrebbe potuto fare il dottore? So dal suo team, perché ci ho parlato a fine match, che aveva preso degli antidolorifici. Sa che è un infortunio che ha già avuto Avrebbe chiamato il dottore per prendere più pillole? A un certo punto c’è un limite anche per quelle. Dobbiamo smetterla di incolpare Novak“.