L’Australian Open sta per arrivare alle battute finali, con l’Italia che ormai sta diventando una gradevolissima costante. La vittoria di Jannik Sinner su Ben Shelton fa sì che l’altoatesino raggiunga Bolelli e Vavassori per giocarsi un titolo a Melbourne targato azzurro. Ospite a TGcom24, Ubaldo Scanagatta ha analizzato quella che sarà la finale di doppio e ha riportato un’impressione emersa dalla chiacchierata con l’ex campione Mark Edmondson sul numero uno del ranking mondiale.
L’ultimo trionfatore aussie a Melbourne Park ha sottolineato le qualità comportamentali di Jannik Sinner, a suo dire differenti rispetto ai giocatori italiani della sua epoca: “Ho parlato con Mark Edmondson, l’ultimo australiano a vincere l’Australian Open nel 1976. Mi ha detto che giocava all’epoca di Panatta e di Barazzutti e che gli italiani giocavano sempre bene, ma erano un po’ troppo amanti della dolce vita. Invece Sinner è uno di una serietà pazzesca, io ho anche una casa in Austria e conosco gli austriaci. Secondo me lui ha anche qualcosina della serietà degli austriaci.”
Il direttore di Ubitennis si è soffermato su quella che sarà la finale di doppio, dove gli azzurri affronteranno il finlandese Herri Heliovaara in coppia con il britannico Henry Patten, già indigesti nella finale di Wimbledon e con la speranza di un risultato diverso: “Bolelli e Vavassori sono molto contenti perchè in semifinale avevano perso il primo set, salvo poi vincere secondo e terzo con Vavassori che nel primo set aveva perso due volte il servizio, con gli avversari che rispondevano in maniera incredibile.”
“Con Heliovaara e Patten temono particolarmente Patten perchè ha eliminato Vavassori nel doppio misto in coppia con Sara Errani. Patten è mancino e il papà di Vavassori, che è anche il loro coach, mi ha detto che quando si gioca contro un mancino è sempre un problema, bisogna cambiare la tattica o magari servire in maniera diversa. Heliovaara il finlanedese è un pochino più debole, è meno alto, spara un pochino meno forte. Insieme hanno vinto Wimbledon, non sono gli ultimi arrivati. L’anno scorso Bolelli e Vavassori persero le finale con Ebden e Bohanna, spero che quest’anno vincano, sono primi nella race e dovessero vincere rimarrebbero tali.”