“Almeno questa volta sono davanti a lui”: pochi minuti fa Alexander Zverev ha pubblicato una ‘Storia’ su Instagram nella quale il numero 2 del mondo finalmente, dopo la delusione della finale dell’Australian Open, si concede un mezzo sorriso. Il ‘selfie’, scattato in aereo, inquadra sullo sfondo, oltre a Sascha, anche Jannik Sinner, che, comodamente seduto nella fila posteriore, saluta la fotocamera: l’incontro sul volo per Dubai ha in qualche modo rappresentato il secondo capitolo della storia iniziata ieri nel corso della cerimonia di premiazione. Una cerimonia caratterizzata dalla commozione di Sascha – che si è abbandonato a una crisi di pianto dopo l’ennesima occasione mancata della sua carriera slam – e della tenerezza di Jannik, che ha esultato in maniera molto sobria, consolando in privato il rivale prima ancora di rendergli onore pubblicamente. “Ero molto giù di morale e provato. Credo che lui se ne sia accorto e mi ha detto che nella mia carriera solleverò sicuramente uno di questi trofei e che sono troppo bravo per non farlo”.
L’abbraccio tra i due, intimo e sincero, è stato in realtà il momento clou di una finale a senso unico e la copertina emotiva della giornata: nelle ore successive l’atteggiamento di Sinner ha infatti perfino superato, a livello di impatto mediatico, l’impresa sportiva.
Ricordiamo che il numero 1, qualche mese fa, si era ritrovato nella stessa situazione, volando con il sorriso insieme a Carlos Alcaraz (che l’aveva appena sconfitto nella finale del torneo 500 di Pechino) verso Shanghai.