Tanti, tantissimi i ritiri giunti alla direzione dell’ATP 500 di Rotterdam nelle ultime ore: Sinner, Dimitrov, Draper e Thompson sarebbero dovuti essere ai nastri di partenza del torneo che segue il primo Slam della stagione. A trarne beneficio: Mensik, Bautista Agut, Goffin e Sonego, entrati direttamente nel tabellone principale. In caso di ulteriori forfait sarà Fabian Marozsan il prossimo a giovarne.
La rinuncia del campione in carica, seppur prevedibile, non può che far scalpore: siamo certi che Krajicek, nel definire quella dopo l’Australia la miglior settimana per la disputa del torneo rispetto alla settimana classica (due settimane dopo l’Australian Open) che avrebbe portato “conflitti” con i tornei mediorientali, non avesse fatto male qualche calcolo? In tanti costretti a patire le stanchezze di uno Slam che, storicamente, riduce al minimo le energie d’ogni partecipante: caldo, umidità, condizioni in continuo cambiamento…
Per l’azzurro, detentore del titolo, un grande bisogno di riposo dopo la lunga cavalcata anche condizionata da un virus contratto nella seconda settimana. Dimitrov continua ad avere problemi, già protagonisti del suo ritiro a Melbourne nel match con Passaro e nei suoi ultimi due tornei. Anche per Draper un risentimento di difficoltà gia avvertite durante la preparazione antecedente al torneo, sopportabili fino al quarto turno, ma non oltre. Probabile che la decisione di saltare Rotterdam riguardi più la vicinanza al torneo precedente, che la gravità dell’infortunio subito.
Sinner sembra pronto a volare a Doha nella seconda settimana di febbraio, dove restano iscritti anche gli altri tre ritirati. Di certo, un ulteriore addio anche in terra qatariota, aumenterebbe non di poco le preoccupazione d’ognuno. Ora Sonego ha la possibilità di continuare sull’onda di quanto buono mostrato a Melbourne, ritrovando tennis e ranking: in Olanda difende un misero primo turno. Insieme a lui, Berrettini e Cobolli a portare avanti la bandiera azzurra.