Il torneo di Abu Dhabi sta per volgere al termine e con le partite di questo giovedì 6 febbraio si è completato il tabellone delle semifinali. Elena Rybakina affronterà Belinda Bencic dopo aver superato in 2 ore e un quarto Ons Jabeur in un remake della finale di Wimbledon 2022. A proposito di Wimbledon, Bencic ha invece superato la vincitrice 2023 Marketa Vondrousova (anche in quel caso sconfitta Jabeur, tra l’altro). Nelle altre sfide, Ashlyn Krueger dopo Daria Kasatkina estromette dalla competizione anche Leylah Fernandez mentre Linda Noskova vince contro Magda Linette.
[1] E. Rybakina b. O. Jabeur 6-2 4-6 7-6(4) (di Danilo Gori)
Non impeccabile nel primo match con Katie Volynets, Elena Rybakina gioca con attenzione il primo set della sfida con Ons Jabeur e lo fa suo in meno di mezz’ora. Nella seconda frazione riaffiorano però le insicurezze nel palleggio che la portano a sbagliare la misura dei colpi e a non dare continuità alla sua azione d’attacco; per contro Jabeur riscopre alcune soluzioni di pregio assoluto, e riesce a dimostrare di poter resistere in copertura anche quando lo scambio si allunga.
La combinazione di questi ingredienti spinge la due volte finalista di Wimbledon (nel 2022 proprio contro Rybakina) sul 5-1; Elena riesce a reagire portandosi sul 4-5 ma gioca male il game successivo e cede la frazione. Nel set decisivo Jabeur ha ancora voglia di incantare e nel terzo game azzecca una risposta di dritto in chop e un passante incrociato di rovescio dando le spalle alla rete, sempre con taglio dall’alto verso il basso, di grandissima qualità. Rybakina sbaglia la direzione dell’attacco in una delle occasioni citate ma finisce per tenere la battuta in un game importante; il tifo è per la tennista tunisina e dopo venti minuti il punteggio è 3-2 per la kazaka.
La numero 33 del ranking peggiora le già precarie cifre di prime palle in campo e per rimanere a galla dà fondo alle sue mirabili capacità di controllo del colpo in mezza volata per contenere le risposte di Rybakina. Ons si difende con eleganza ma concede troppe occasioni in contrattacco e il break del 4-2 per la kazaka di Mosca arriva puntuale; a quel punto è più sorprendente l’immediato contro-break, che si materializza perché Jabeur non demorde e Rybakina continua a non essere impeccabile in manovra, oltre a servire un doppio errore e a non rimediare a un nastro dispettoso che pone fine al game.
L’ultimo, importante sussulto del set prima del tie-break si ha proprio nel dodicesimo game, quando Elena si porta sul 15-40 ma di nuovo è imprecisa nell’affondo e nel secondo caso viene passata dal rovescio lungolinea dell’atleta africana. Sfumano i matchpoint e Jabeur poco dopo conduce 2-0 nello jeu decisif; la talentuosa tunisina si porta anche sul 4-2 ma alla lunga la latitanza della battuta principale torna a soccorrere la sua contendente, agevolandone la rimonta sul 4-4. È significativo che il 5-4 in suo favore giunga con un servizio vincente; Ons stavolta non trova rimedi alla spinta della kazaka e si arrende all’undicesimo punto. L’avversaria di semifinale per Rybakina sarà la wild card Belinda Bencic.
[WC] B. Bencic b. M. Vondrousova 6-3 7-5
Nel quinto testa a testa tra Vondrousova e Bencic, a festeggiare è la svizzera che per la quarta volta ha la meglio sull’avversaria ceca. Per il secondo incontro consecutivo, terzo in generale, la semifinalista US Open 2019 ha vinto senza concedere un set all’avversaria. Nel primo partenza in discesa per Bencic che ottiene un break in apertura, salva una palla break sul 3-1 e in un nono gioco thriller prima vanifica due set point, poi evita il break della ceca e infine chiude 6-3. Nel secondo set, dopo che le due tenniste si sono strappate un servizio a testa, l’incontro prosegue abbastanza velocemente fino al break a zero clamoroso tanto quanto vitale per Bencic che si concede il lusso di servire (e chiudere) per il match. Tremendamente bassa la percentuale di punti vinti con la seconda di servizio per Vondrousova, appena il 36%, ovvero 9 su 25.
A. Krueger b. [8] L. Fernandez 7-5 4-6 6-2
Dopo Toronto, anche Abu Dhabi: la classe 2004 supera in tre set la canadese 7-5 4-6 6-2 e si assicura il passaggio in semifinale contro Linda Noskova, sua coetanea. Tornando al match contro Fernandez, inizio difficile per Krueger che prima si fa breakkare e successivamente ripaga con la stessa moneta. Dopo essere andata vicina al break, Krueger va di nuovo sotto ma esattamente come prima recupera il game di svantaggio a servizio. Quando sembrava scontato il tiebreak, Ashlyn esce fuori e al terzo tentativo si aggiudica il set. Spalle al muro, Fernandez deve reagire, ma non ci riesce sin da subito poiché Krueger si porta sul 2-0. Anche qui, quando il match sembrava in pugno, la statunitense stacca la spina e subisce due break di fila complice una Fernandez sugli scudi. Krueger ha ben tre chance consecutive di controbreak, ma questa volta nulla da fare: Leylah salva e poi mette a referto il set per 6-4. Arrivate al terzo set, le tenniste mettono in mostra tutta la tensione di questo quarto di finale con quattro break in altrettanti giochi che dunque non smuovono la situazione. A fare la differenza sono i game centrali dove Krueger salva due break point e ottiene il servizio della canadese per due volte per il definitivo 6-2.
L. Noskova b. M. Linette 6-4 6-3
Come da pronostico, Linda Noskova ha vita facile contro la polacca Magda Linette che subisce il gioco della tennista ceca. La 20enne parte forte con un break, restituito nel giro di tre game, ma appena la polacca rimette tutto in parità getta tutto alle ortiche e spiana la strada a Noskova con il secondo e col senno di poi decisivo secondo break. Come successo nel primo set, black out per Linette nel primo game del set con un altro break immediato di Noskova che stavolta non concede niente, e quando l’avversaria arriva stanca al nono game decide di anticipare i tempi e breakkare nuovamente con il 6-3 che spedisce la ragazza di Vsetin in semifinale.