Pronostici rispettati, anche se con qualche brivido lungo la schiena di Casper Ruud che batte Jaume Munar, numero 64 al mondo che dopo aver esordito qui a Dallas battendo Yunchaokete Bu, ha eliminato giocatori del calibro di Ben Shelton e Matteo Arnaldi.
Ad andare in finale è però il quinto della classifica ATP che come detto ha rischiato grosso quando si è trovato davanti Munar a servire per il match sul 5-4. Invece Ruud ha messo a referto il quarto successo di fila dopo quelli con James Duckworth, Michael Mmoh e Yoshihito Nishioka.
C. Ruud b. J. Munar 6-2 2-6 7-6(4)
Nel primo set inizio shock per Jaume Munar che perde subito il servizio in apertura mettendo in discesa la strada per Casper Ruud. Il norvegese è attento a gestire i propri turni di battuta, ma senza disdegnare un ulteriore break nei confronti dello spagnolo per il definitivo 6-2. Alta percentuale di punti vinti con la prima di servizio per Ruud che ne mette a referto l’85% contro i 69% di Munar. Ad inizio secondo set, il numero 64 al mondo strizza l’occhio al break ma senza riuscirci, vanificando una grossa chance. Poco male per Munar poiché al quinto game vince addirittura a zero il servizio di Ruud, replicando il break anche successivamente. Piccolo brivido sul 5-2 a servizio, regalando due breakpoint consecutivi a Ruud, ma lo spagnolo si rimette in carreggiata e vince il set per 6-2. Il terzo set inizia con una palla break per Munar e una per Ruud nel giro di quattro game, ma entrambi non trovano il colpo decisivo. Al nono gioco grande passaggio vuoto di Ruud che si ritrova 0-40 cedendo il servizio a Munar. A questo punto lo spagnolo ha la possibilità di servire per andare in finale, ma non ci riesce e restituisce il break e dunque sarà tie break time. Qui succede di tutto: Ruud concede un minibreak, Munar addirittura due per poi recuperarne uno. A quel punto il norvegese non ci sta e si riporta avanti, infila due punti consecutivi che regalano altrettanti match point, ma è solo al terzo che Ruud chiude la pratica dopo 2 ore e 31 minuti.