Neanche il tempo di congedarsi dai tornei di Rotterdam e Dallas, che è già arrivato il momento di guardare avanti. E più esattamente, in direzione dei tornei 250 di Marsiglia, Delray Beach e Buenos Aires. Sì, insomma, all’interno del circuito ATP non ci si annoia mai. I turni di qualificazione, per esempio, sono già infuocati. Soprattutto quelli che riguardano i tennisti azzurri.
Matteo Gigante, purtroppo, non è riuscito ad imporsi sul tennista transalpino Hugo Grenier, salutando anzitempo il cemento indoor di Marsiglia. Il classe ‘2002 – che era la testa di serie numero 4 – non è riuscito ad andare oltre un ottimo primo parziale. Già, perché nel corso dei due set successivi, la gara si è completamente capovolta e Gigante ha racimolato solamente sei giochi. Poco per impensierire lo scafato tennista francese. Il match, alla fine, si è concluso con il punteggio di 3-6 6-3 6-3 a favore del sunnominato Grenier. Per Matteo, dunque, porte chiuse per ciò che concerne il torneo di Marsiglia (che, ricordiamo, a partire dal 2026 verrà spostato nella “finestra” indoor europea di ottobre, prendendo il posto del defunto Moselle Open di Metz).
Situazione diametralmente opposta, in quel di Buenos Aires, per il numero 91 ATP (nochè testa di serie n. 1) Francesco Passaro. Quest’ultimo, infatti, dopo aver regolato il colombiano Galan con un 6-1 6-4 che non lascia spazio a recriminazioni di sorta, affronterà – nel turno decisivo, non prima delle 18.30 di oggi – il ventiduenne tennista argentino, Juan Bautista Torres. Il giocatore sudamericano non dovrebbe rappresentare un ostacolo insormontabile per Passaro. L’atleta umbro, tra l’altro, ha iniziato in maniera ottimale la stagione in corso, facendo finalmente il suo ingresso nella top 100 ATP.
Infine, appare piuttosto interessante l’incontro che vedrà protagonista – sul cemento outdoor di Delray Beach – il tennista statunitense Tristan Boyer in un derby tutto a stelle e strisce contro il classe ‘2002 Murphy Cassone. Per chi scrive, infatti, Boyer rappresenta uno dei giocatori più interessanti (e divertenti da guardare) all’interno del circuito Challenger e chissà che in futuro non possa effettuare il suo ingresso all’interno della top 100 ATP. Anche se al netto di qualche atteggiamento un po’ esuberante, i numeri (e il dritto) non gli mancano di certo.