Buona la prima in quel di Buenos Aires per Lorenzo Musetti che dopo il bye al primo turno ha incontrato e sconfitto Corentin Moutet con il punteggio di 6-2 6-3 in poco più di un’ora e mezza. Un successo che ora mette di fronte il tennista di Carrara con Pedro Martinez, capace di superare Diego Schwartzman in quella che è stata di conseguenza l’ultima partita in carriera del Peque. Tornando a Musetti, ecco le sue parole in conferenza stampa dopo la vittoria contro l’avversario francese.
D. Lorenzo, compimenti per la vittoria. Come ti sei sentito in campo? Nei giorni scorsi ti sei allenato sotto un clima molto caldo, oggi invece era un po’ più fresco, ha anche piovuto.
Musetti: “Le condizioni erano un po’ diverse però la palina rimbalzava tanto, per me questa è la cosa più importante, specialmente nel servire e quando scambio. Mi piaceva come rimbalzava, penso sia stata una buona prestazione la mia, molto solida, sono contento“.
D. C’è una grande connessione tra Argentina e Italia, tu che sei del settore da parecchio quali sono le tue sensazioni con la città, con il torneo e se speri di creare una connessione con il pubblico argentino che magari ti potrà aiutare durante il torneo.
Musetti: “Sì certo, sto cercando anche di parlare in spagnolo in campo, questo è una cosa che piace. Abbiamo un buon rapporto tra Italia-Argentina, non c’è mai stata una rivalità, molti italiani sono venuti in Argentina in passato, credo che questa connessione ci sia stata anche durante la partita. Non è stata facile contro Moutet che ha fatto un po’ di show, ma con pazienza e senza lamentarmi sono rimasto calmo e sono riuscito a vincere la partita, giocando con questa condizione mentale”.
D. Sei venuto al tour sudamericano per la prima volta nel 2023 senza forse i migliori risultati, perché hai deciso di tornare quest’anno? È una sensazione di rivincita?
Musetti: “Sì assolutamente, credo che che qua posso mostrare il mio tennis e come ho detto la scorsa settimana, quando stavo facendo la prima conferenza qui, è anche un’opportunità per me e per mostrare il mio gioco. Sì, sono anche qui per prendermi una rivincita, questa è la parola giusta”
D. Hai giocato qua nel 2018 in occasione dei Giochi olimpici giovanili estivi e c’erano tanti ragazzi attualmente nel circuito come Baez, Diaz Acosta, nel femminile c’era Swiatek. Che ricordi hai di quella volta qui a Buenos Aires?
Musetti: “Ho dei bei ricordi, avevo giocato su un campo esterno, non avevo mai giocato sul centrale. Inoltre ho avuto anche un’esperienza nel doppio misto con Elisabetta Cocciaretto ed è stata la prima volta che nella mia vita ho giocato in questa specialità. Ai Giochi mai avrei pensato di poter vincere una medaglia nelle Olimpiadi vere e proprie”
D. Che differenza c’è tra il Musetti di due anni fa, che avevo perso con Varillas? L’eliminazione di Rune può renderti ancora di più uno dei favoriti?
Musetti: “Dal 2023 è tutto un altro Musetti, credo che sto giocando di più con la testa e non con l’istinto. Questo penso succede quando diventi padre (sorride, ndr). Mi sento più maturo, contro Pedro Martinez sarà la prima volta, ci siamo allenati più volte ma non abbiamo mai giocato contro. Vediamo domani che condizioni saranno perché giocheremo la notte, come ultima gara, quindi penso che questo mi darà un’idea di come visualizzare il match. Certo, quella di Rune è stata una sorpresa, ma anche l’anno scorso quando vinse Cerundolo o a Cordoba quando vinse Darderi non era previsto. Nella prima settimana su terra il livello è molto equilibrato e quindi Mariano (Navone, ndr) penso sappia bene come giocare qui davanti al suo pubblico”.
D. Cosa ne pensi delle strutture? L’Argentina potrebbe ospitare un torneo ATP 500 in futuro?
Musetti: “Sono migliorate tante cose dal 2023, anche il posto in sé e l’hotel, cose che se non sei giocatore o staff non puoi notare. Credo che l’Argentina sia pronta per un torneo ATP 500, ho già giocato tornei simili nelle stesse condizioni quindi vedremo”.