Dopo una telenovela infinita, si è arrivati finalmente ad una conclusione. Jannik Sinner ha accettato l’accordo con la WADA per una squalifica di tre mesi che partirà dal 9 febbraio fino al 4 maggio. Il numero 1 al mondo non perderà l’opportunità dunque di scendere in campo negli Slam stagionali, tuttavia sarà fuori per quattro Masters 1000. Il direttore Ubaldo Scanagatta è intervenuto a Radio Sportiva per parlare della vicenda.
“Sono un po’ scioccato da questa notizia che non mi aspettavo, capisco però gli avvocati di Sinner, è una decisione politica, hanno deciso di salvare capre e cavoli. La WADA non poteva permettersi che i tre giudici dicessero che avevano sbagliato. Questo accordo consente a Sinner di giocare comunque tutti e quattro gli Slam. Certo, perde 4 Masters 1000, ma può tornare a giocare a Roma. Il fatto che non si possa allenare è una cosa ridicola. Se avesse un campo da tennis a casa sua sicuramente non possono impedirgli di giocare. Personalmente sono convinto che Sinner non ha nessuna responsabilità“.
Nonostante la squalifica, il tennista altoatesino rimarrà primo al mondo almeno fino a Miami, aspettando i risultati degli altri tennisti. “Dovevano trovare una via di uscita, qualsiasi decisione presa poteva comportare a qualcosa: o ne usciva male il Tribunale o la WADA. Si è cercato il modo di preservare entrambi. Sinner rimane comunque primo al mondo sicuro fino a dopo Miami. Vedremo cosa succederà dopo questi 4 Masters 1000, i suoi diretti contendenti quanti punti riusciranno a fare. Sono già due anni che salta il torneo di Roma, poi c’è Parigi e gli altri Slam“.
“Ad aprile avrebbero deciso, ma chissà quando lo avrebbero comunicato. Facendo così hanno salvato capre e cavoli. Capisco il presidente della FITP che dice che è una vergogna. Sinner ha avuto sempre il retropensiero per tutto quest’anno. Non lo ha comunque condizionato perché lui è un fenomeno. Alla fine anche io sognavo la soluzione completa, ma capivo anche che sarebbe stato difficile dare completamente torto alla WADA, perché comunque lui è risultato positivo due volte”.
La sentenza di Sinner può comunque essere un punto di partenza per il futuro e per casi che si possono presentare d’ora in poi. “Avevano deciso comunque che dal 2027 se fosse stato trovato qualcuno positivo per quote minime si sarebbe soprasseduto. Però dal 2027, perché vanno stabilite per ogni singolo prodotto quali possono essere le dosi ammesse e non ammesse. I prodotti sono tantissimi e non è facile decidere. Alla fine era anche l’ora che finisse questa storia, non poteva continuare così. Infatti può tornare a Roma, ci sarà un’attesa incredibile con biglietti sold-out subito“.