N.Djokovic/F.Verdasco b. K.Khachanov/A.Bublik 6-1 6-1
Un match con le fattezze di un’esibizione, perchè quella è sembrata. Tanto meglio per Fernando Verdasco che allunga la carriera minimo di un’altra partita e lo fa con un partner di eccezione, Novak Djokovic. In attesa di esordire in singolare contro Matteo Berrettini, il serbo torna in campo dopo l’infortunio che lo aveva estromesso dalla semifinale dell’Australian Open e lo fa con una vittoria, un doppio 6-1. Prova scialba di Kareen Khachanov e Alexander Bublik che oppongono una resistenza irrisoria, guadagnando l’uscita in cinquanta minuti e con soli due game a referto. Il ritiro di Fernando può attendere, così la coppia ispano-balcanica vola ai quarti di finale dell’ATP 500 di Doha dove troveranno degli specialisti in materia di doppio, i campioni in carica a Melbourne: Herri Heliovara e Henry Patten.
Il terzo game è quello che indirizza il set: duello a rete tra Djokovic e Khachanov con il serbo che la spunta con una volée che vale il primo break dell’incontro. Il ventiquattro volte vincitore Slam è sontuoso nel gioco a rete e la coppia ispanica-balcanica vola sul 3-1. Tanti sorrisi in campo, con l’agonismo a risentirne soprattutto per Bublik e Khachanov. È proprio sul servizio del russo che il tandem cede nuovamente il turno di battuta, quando sulla seconda palla break vengono trafitti da un dritto vincente di Verdasco. Lo smash goffo colpito dal kazako sul 30-15 del settimo game è la perfetta fotografia del parziale horror giocato dagli avversari, cosí Nole e Fernando strappano per la terza volta consecutiva il servizio e passeggiano 6-1. Khachanov e Bublik vanno subito in difficoltà anche nel secondo set dove sono costretti ad annullare due palle break, prima che il russo manchi una volèe a rete nel deciding point. Game a zero e break confermato: 3-0. Il match continua senza storia, con la coppia russo-kazaka a scrivere il game della bandiera prima di arrendersi con un nuovo e poco onorevole 6-1.