Essere un personaggio in vista incrementa il rischio che si verifichino episodi spiacevoli. Katie Boulter si è aperta sul tema stalking e l’ha sperimentato sulla propria pelle anche Emma Raducanu, costretta a vivere momenti di paura durante il WTA di Dubai. Nelle battute iniziali del secondo turno che la vedeva frapposta a Karolina Muchova, la tensione è arrivata a un livello insostenibile quando la tennista britannica è scoppiata in lacrime a causa della presenza di uno stalker, prontamente segnalato all’arbitro. Le dimensioni ridotte del campo 2 hanno permesso facilmente di individuare il soggetto che non solo è stato allontanato, ma è stato espulso a buone ragioni dal torneo e, in via precauzionale, da tutti gli eventi WTA.
here is the situation 🙁 https://t.co/z4Vl23j9DL pic.twitter.com/2C4K2oAEgC
— Lisa 🧚🏻♀️ (@lisa_talking) February 18, 2025
Raducanu era stata già avvicinata dall’individuo in un’area pubblica nella giornata di lunedì 17 febbraio evidenziando atteggiamenti molesti nei confronti della tennista. Comportamenti che hanno lasciato grandi strascichi nelle britannica, con un disagio percepibile anche dal suo body language una volta palesato l’accaduto: quasi come a nascondersi intimorita dietro la sedia del giudice. Asciugatasi le lacrime, per quanto possa valere, l’incontro è ripreso con la nativa di Toronto che si arrende a Muchova, che ha dato pronto sostegno alla collega durante l’interruzione, con il punteggio di 7-6 6-4.
Presa di posizione ferrea della WTA nei confronti dello stalker, con il soggetto che sarà “bandito da tutti gli eventi WTA in attesa di valutazione della minaccia”. Un pugno duro che oltre a condannare l’episodio, elargisce solidarietà alla britannica come si legge nel comunicato del massimo organo del circuito femminile: “Siamo lavorando attivamente con Raducanu e il suo team per garantire il suo benessere e fornire tutto il supporto necessario. Restiamo impegnati a collaborare con i tornei e i loro team di sicurezza in tutto il mondo per mantenere un ambiente sicuro per tutti i giocatori”. Un incubo che ritorna a distanza di anni, con Emma già alle prese con un caso di stalking vissuto in passato. L’uomo che la perseguitò quando era ancora minorenne è stato condannato nel 2022 a 18 mesi di servizi sociali e un ordine restrittivo di cinque anni.