Un pass per la decima finale nei tornei ATP 500 (dove affronterà il britannico Jack Draper), 2 ore e 46 minuti di lotta con Felix Auger-Aliassime… e un errore che è diventato virale. Volendo, potremmo sintetizzare così la serata da montagne russe vissuta in quel di Doha dal numero 10 del mondo Andrey Rublev. Già, perché la testa di serie numero 5 del tabellone, è incappato in un errore sottorete piuttosto grossolano (nonché imbarazzante a questi livelli), lasciando di stucco il pubblico presente sugli spalti (e quello del web).
Succede tutto nel primo set: Rublev – che conduce 40-30 il settimo game (3-3, invece, lo score momentaneo del match) – ha il campo spalancato per conquistare definitivamente il gioco in questione, ma più che con l’avversario deve fare i conti con sé stesso. Sì, perché il sunnominato Auger-Aliassime, provando a sopravvivere al turno di servizio dell’atleta russo, risponde con due pallonetti un po’ sgangherati: sul primo, Rublev va a segno con lo smash, sull’altro il buon Andrey toppa clamorosamente il bersaglio. La pallina, infatti, non tocca la racchetta e termina mestamente la sua corsa sul piede del nativo di Mosca.
Insomma, un errore decisamente grave (che ha richiamato un po’ i tempi del vai col liscio di “Mai Dire Goal”) per un tennista del livello di Rublev. Ad ogni modo, il giocatore russo è riuscito comunque a conquistare la finalissima di Doha, imponendosi con il punteggio finale di 7-5 4-6 7-6(5). Ma la vittoria più bella per Andrey – tenuto conto delle problematiche del passato – è stata quella di riuscire a mantenere i nervi saldi, proseguendo il match senza fare una piega.