Per la prima volta in top 100 nell’aprile 2023 dopo la finale a Marrakech, Alexandre Muller ha iniziato nel migliore dei modi il 2025, vale a dire alzando il suo primo trofeo del Tour. È successo a Hong Kong, cinque match tutti vinti rimontando un set di svantaggio, come nessun altro aveva mai fatto.
Alexandre ha poi pagato dazio uscendo tre volte all’esordio, ma potrebbe essere stata una semplice pausa mentale e forse non solo. Ricordiamo infatti che è costretto a convivere con la malattia di Crohn, un’infiammazione cronica dell’intestino con sintomi che possono arrivare ad essere invalidanti, come lui stesso ha avuto occasione di spiegare in un’intervista.
In ogni caso, è tornato a farsi valere al Rio Open, dove si è fatto subito notare eliminando la nuova stella Joao Fonseca, per poi superare tre argentini – Etcheverry, Fran Cerundolo e Comesaña. Un altro argentino, Sebastian Baez, lo attende in finale, ma, vada come vada, il best ranking di n. 56 raggiunto dopo Hong Kong appartiene già al passato: dopo la vittoria in semifinale, la classifica live lo piazza al 41° posto e ne guadagnerebbe altri nove in caso di trionfo.
In Brasile gli è stato domandato quale sia la chiave di siffatto miglioramento e Alexandre ha proposto un’ipotesi: “Durante la off season mi sono allenato con il miglior giocatore del mondo. Credo che ciò abbia aiutato”.
Il riferimento è naturalmente al periodo trascorso allenandosi con Jannik Sinner a Dubai. In campo per queste vittorie Muller era da solo contro l’avversario di turno, ma forse si può dire che il Rosso azzurro ci abbia messo lo zampino.