Nella serata italiana di mercoledì 5 Marzo comincerà ufficialmente il primo Masters 1000 della stagione e ci riferiamo ovviamente al BNP Paribas Open di Indian Wells: l’edizione del 2025, contrassegnata dall’assenza forzata del numero 1 del ranking mondiale Jannik Sinner, vedrà in ogni caso al via 32 dei primi 33 giocatori della classifica ATP. C’è grande curiosità, in particolare, per le prestazioni di quattro giovani tennisti: Jakub Mensik (19 anni, numero 57), Learner Tien (19 anni, numero 68), Joao Fonseca (18 anni, numero 80) e, infine, Nishesh Basavareddy (19 anni, numero 101). Andiamo ad analizzare il momento della carriera e, nel dettaglio, il tabellone e le prospettive californiane di questi teenager.
Mensik è decisamente il più esperto dei quattro: ha già disputato una sessantina di match nel circuito maggiore (tra cui una finale, a Doha, lo scorso anno), mettendo la firma, circa un mese fa, sul proprio best ranking di numero 45 e nel 2025 ha già raggiunto per due volte i quarti di finale di un torneo ATP (Brisbane e Auckland) oltre al terzo turno dell’Australian Open. A Indian Wells esordirà con l’argentino Tomas Etcheverry per poi eventualmente affrontare proprio la testa di serie numero 22 Karen Khachanov: il ceco sta lavorando per mettere a punto il mirino dei suoi colpi potenti (pensiamo ad esempio a un servizio a volte un po’ zoppicante) e per migliorare nella leggerezza degli spostamenti laterali.
ATP INDIAN WELLS, IL LINK AL TABELLONE COMPLETO
Nello stesso spicchio di tabellone troviamo anche lo statunitense Learner Tien, uno dei nomi nuovi del circuito per quanto riguarda questo inizio di stagione: il tennis del 19enne nato a Irvine è letteralmente esploso nel corso dell’Australian Open dove, partendo dalle qualificazioni, ha raggiunto gli ottavi di finale (sconfitto da Sonego), battendo oltretutto il finalista in carica nonché testa di serie numero 5 Daniil Medvedev. “Al primo turno del tabellone cadetto mi sono ritrovato a un passo dalla sconfitta, è abbastanza incredibile se ci ripenso ora” ha dichiarato Learner in un’intervista concessa a Ben Rothenberg. Tien, grazie al favoloso percorso di Melbourne, ha guadagnato, tutte insieme, una quarantina di posizioni nel ranking ATP, per poi ritoccare ulteriormente la propria classifica grazie ai quarti di finale raggiunti ad Acapulco la scorsa settimana, ancora una volta partendo dalle qualificazioni.
In California esordirà con l’argentino Mariano Navone per poi eventualmente trovare la testa di serie numero 11 Ben Shelton in uno dei secondi turni potenzialmente più interessanti del panorama di tutto il torneo. La sensazione è che l’ascesa vertiginosa di Tien – che nel corso del 2024 aveva già guadagnato oltre 400 posti nella classifica mondiale – sia solamente all’inizio: a Indian Wells farà il suo esordio nel tabellone principale di un Masters 1000.
Tien e Basavareddy, la carica dei giovani talenti americani
La trasferta australiana di inizio anno ha rappresentato il battesimo tra i grandi del tennis anche per un altro talento statunitense, Nishash Basavareddy: il 19enne di origini indiane, dopo aver raggiunto una splendida semifinale nel torneo 250 di Auckland, ha perso al primo turno dell’Australian Open impensierendo più del previsto il 10 volte campione del torneo Novak Djokovic (sconfitta più che onorevole in quattro set). “Quella sessione serale con Nole ha indubbiamente rappresentato il momento più emozionante della mia carriera. Sfidare Djokovic significa scoprire e imparare tante cose nuove: mi sono reso conto del divario fisico con un campione del genere e allo stesso tempo del fatto che debba ancora lavorare molto a livello di servizio e risposta. Lui è cresciuto con il passare dei minuti mentre io sono un po’ calato, specialmente a livello di intensità: di sicuro però è stata una serata incredibile, perché Nole è uno dei miei idoli e nella costruzione del mio gioco mi sono chiaramente ispirato a lui”, ha raccontato il classe 2005 nato a Newport Beach.
ATP INDIAN WELLS, L’ANALISI DEL SORTEGGIO DEL TABELLLONE PRINCIPALE
Basavareddy ha stupito gli appassionati (e forse anche lo stesso Djokovic) grazie a un gioco fantasioso e propositivo: dopo quell’incontro ha deciso di fermarsi per un po’, con l’obiettivo di lavorare in allenamento. E’ rientrato in campo solamente la scorsa settimana ad Acapulco, dove ha superato brillantemente le qualificazioni per poi perdere al primo turno del tabellone principale con la versione più saggia degli ultimi anni di Denis Shapovalov: a Indian Wells (che per lui sarà il primo 1000 di tutta la vita), dove è entrato in tabellone grazie a una wild card, esordirà nella serata italiana di mercoledì 5 Marzo sul Campo Centrale contro il cinese Bu, in un match potenzialmente molto divertente. Se dovesse vincere affronterebbe al secondo turno il finalista delle ultime due edizioni Daniil Medvedev.
Chiudiamo infine con uno degli uomini più attesi del torneo, e ovviamente stiamo parlando di Joao Fonseca: il brasiliano, classe 2006, dopo aver concluso la scorsa stagione con il successo alle Next Gen ATP Finals di Jeddah, nel corso delle prime settimane del 2025 ha definitivamente fatto il suo ingresso in scena sul palcoscenico del tennis mondiale con 14 vittorie nei 15 match disputati tra il Challenger di Canberra, l’Australian Open e il 250 di Buenos Aires, dove ha conquistato il primo titolo della sua carriera ATP, meritandosi di conseguenza l’ingresso in top 70. Un paio di giorni dopo ha pagato lo sforzo argentino, venendo eliminato all’esordio nel torneo di casa di Rio de Janeiro: Fonseca giocherà a Indian Wells il secondo Masters 1000 della carriera (dopo Madrid 2024) e cercherà di alzare subito il proprio livello di tennis anche su una superficie più scomoda come il (nuovo) cemento californiano. Esordirà – da wild card – contro il talento britannico Jacob Fearnley, per poi eventualmente sfidare un altro inglese al secondo turno, e ci riferiamo alla testa di serie numero 13 Jack Draper: uno spicchio di tabellone nel complesso molto intrigante, che vedrà in campo tre tennisti che negli ultimi 12 mesi hanno clamorosamente alzato l’asticella del loro gioco.
La vecchia superficie di Indian Wells, lenta e abrasiva, sembrava disegnata apposta per regalare il tempo giusto ai colpi esplosivi di Fonseca mentre un cemento più rapido potrebbe togliere qualche certezza alle aperture ampie del fenomeno di Rio: Fonseca, in ogni caso, ha messo in mostra già a Melbourne – dove ha superato le qualificazioni per poi sconfiggere il numero 7 Rublev al primo turno – grandi progressi a livello di timing sulla palla e di spostamenti. Il cemento moderno potrebbe rappresentare la casa naturale di un tennista completo e potente: riuscirà a stupirci fin dal primo 1000 della vita sul duro?