Naomi Osaka (27 anni, numero 56 del ranking WTA) è stata eliminata al primo turno del BNP Paribas Open di Indian Wells: la campionessa del 2018 è stata battuta dalla colombiana Camila Osorio (23 anni, numero 53 della classifica mondiale) con il punteggio di 6-4 6-4 in un’ora e 31 minuti di gioco. Nel corso della conferenza stampa post-partita la campionessa giapponese ha raccontato la sua versione del match, concentrandosi sulle difficoltà di una giornata storta e del recupero dall’infortunio agli addominali.
Domanda: “Una partita difficile. Fisicamente stavi bene? Hai pagato il rientro in campo dopo uno stop così lungo?”
Osaka: “Partiamo dalle buone notizie, sto bene e non sono infortunata: però sicuramente la lunga pausa dopo l’Australia non mi ha aiutato, anche perchè tra Auckland e Melbourne avevo trovato un ottimo ritmo, giocando partite di alto livello. Purtroppo il mio Australian Open era stato compromesso dall’infortunio e nel corso delle settimane successive mi sono dovuta concentrare sul recupero. Avrei ovviamente preferito arrivare a Indian Wells con una condizione migliore, con più partite nelle gambe e con più tempo per allenarmi: purtroppo ho ricominciato a servire da poco, per evitare qualsiasi tipo di ricaduta nella zona degli addominali. Considerando queste premesse la mia prestazione di oggi non è stata nemmeno così terribile, anche se ovviamente avrei preferito vincere e giocare altre partite nel torneo. Adesso giocherò subito a Miami”
Domanda: “E’ stato frustrante doversi fermare ancora per un infortunio, oltretutto in un momento in cui stavi giocando bene?”
Osaka: “Sì, anche perchè avevo la sensazione di poter andare fino in fondo a Melbourne. Ho dovuto in qualche modo ricominciare da capo, per l’ennesima volta, però se ripenso alla mia situazione di un anno fa mi sento tutto sommato ottimista: ho solo bisogno di allenare il servizio, e poi ritroverò velocemente il ritmo giusto. Sono sicura che a Miami le cose andranno meglio. Oggi sono riuscita comunque a costruirmi le mie occasioni, anche se non sono riuscita a sfruttarle: c’era un po’ di ruggine, non avevo un grande feeling con la palla dopo uno stop così lungo, avevo la sensazione che se avessi spinto a tutta il colpo sarebbe volato via, non avevo il controllo totale della situazione, ma penso sia normale dopo una pausa per infortunio. Tenete conto che dopo la trasferta australiana non ho toccato la racchetta per quasi due settimane e poi non ho potuto servire ancora per un po’, non è facile rientrare alle gare”