Day 3 al BNP Paribas Open di Indian Wells. Sui campi del deserto californiano, dispiegati nel meraviglioso impianto del Tennis Garden, cadono a grappoli le teste di serie del tabellone femminile. Alcune uscite di scena non sorprendono più di tanto, in quanto si tratta di teste coronate non di primissimo livello e in palese parabola discendente delle loro carriere, altre invece suscitano maggiore stupore. Chi non stupisce, regolando autorevolmente un debutto tosto, è la numero 2 WTA.
[1] I. Swiatek b. C. Garcia 6-2 6-0
Poteva essere un esordio complicato, una sfida che avrebbe misurato la febbre alla campionessa uscente. Ebbene, Iga Swiatek ha dimostrato di stare benissimo, nella sua forma più dominante: la polacca ha schiantato Caroline Garcia, che non è riuscita con il suo tennis brillante e aggressivo ad incartare la nativa di Varsavia. Due soli games concessi in poco più di un’ora di mero allenamento agonistico, con il solito bagel distribuito lungo il cammino. La quattro volte vincitrice del Roland Garros si è sempre trovata a suo agio su questi campi e lo ha dimostrato ancora una volta. In queste condizioni, fa paura a tutti. Dall’altra parte, la trentunenne transalpina non è stata in grado di acquisire strada facendo nel match, quella convinzione necessaria per spaccare la palla a dovere e riempire di vincenti la metà campo di Iga, la quale però non ha ami concesso neppure mezzo appiglio.
Alla fine ha avuto ragione la tesi sostenuta dai precedenti confronti diretti, che parlava di un duello a senso unico: 5-1 Polonia con l’unica affermazione di Garcia, curiosamente giunta dove la pressione per la sua rivale è massima, nei quarti del WTA 250 di casa a Varsavia nel 2022. La prosecuzione della difesa del titolo del 2024 vede come prossima tappa per Iga Swiatek, l’ostacolo rappresentato dall’ucraina Yastremska.
K. Siniakova b. [21] Y. Putintseva 6-2 6-2
L’avversaria di terzo turno di Karolina Muchova, vittoriosa su Elisabetta Cocciaretto, sarà Katerina Siniakova. Dunque derby ceco ai sedicesimi, la numero uno del mondo in doppio ha infatti superato agevolmente – contro pronostico dettato dalle rispettive classifiche mondiali – la kazaka Yulia Putintseva, testa di serie n° 21 del tabellone femminile di Indian Wells, con lo score ripetuto di 6-2 in 1h29‘ di gioco. Le due ceche in carriera si sono affrontate in un’unica circostanza a livello ufficiale: vinse Katerina, da qualificata, al primo turno di Dubai 2020 rifilando alla connazionale un 6-0 nel terzo e decisivo parziale.
D. Yastremska b. [32] O. Jabeur 6-3 6-1
Tutto facile anche per l’ucraina Dayana Yastremska: la semifinalista dell’Australian Open 2024 si è sbarazzata senza problemi di una versione sempre in più in disarmo di Ons Jabeur. La tunisina, divenuta ormai soltanto la sbiadita copia delle giocatrice che per due anni consecutivi si è spinta fino alla finalissima di Wimbledon, si è arresa mestamente con il punteggio di 6-3 6-1 in poco più di un’ora di partita. Eliminata la trentaduesima testa coronata di Tennis Paradise, per la ventiquattrenne di Odessa adesso la scalata si fa ripidissima: al terzo turno se la dovrà vedere con la campionessa in carica Iga Swiatek.
[22] C. Tauson b. C. Osorio 7-6(3) 7-5
Prosegue sulla scia positiva costruita sull’entusiasmo e su una ritrovata consapevolezza, la finalista del WTA 1000 di Dubai Clara Tauson. La tennista danese non ha minimamente intenzione di fermarsi, la spunta per 7-6(5) 7-5 in 2h09′ di scontro, in una sfida molto più complessa di quanto non potesse far pensare il ranking. La colombiana Camila Osorio (n° 53 WTA) non è certamente una giocatrice che esprime il meglio del proprio repertorio sul cemento, ma era reduce dal prestigioso scalpo conquistato all’esordio ai danni di Naomi Osaka (4 volte campionessa Slam e vincitrice del torneo californiano nell’edizione del 2018). La sudamericana dinanzi alla cosiddetta prova del nove, non ha tradito: disputando un’ottima gara, semplicemente si è ritrovata contro un’avversaria più in forma. La ventiduenne di Copenaghen si è dimostrata, difatti, più abile nel piegare a sé le fasi caldi delle due frazioni: nel tie-break è stata molto matura nel invertire marcia e inerzia dopo essere stata lei a concedere il primo mini break, nel terzo punto, prima di involarsi 5-2; nel secondo bravissima a gestire il ritorno di Osorio dal 4-2 e successivamente dal 5-4, mancando la chance di servire per il match, per poi sfrecciare sul rettilineo finale. 16 vittorie e soltanto 4 sconfitte, recita il magnifico bilancio nel 2025 di Clara Tauson con la ciliegina de titolo ad Auckland. Curiosamente ora al terzo turno potrebbe esserci una riedizione della recentissima finale di Doha che l’ha vista soccombere a Mirra Andreeva, infatti Clara attende la vincente di Andreeva/Gracheva.
L. Sun b. [31] L. Noskova 6-1 6-4
Un altro risultato che ha visto cadere l’ennesima testa di serie nel draw WTA, forse però più sorprendente di altri, è quello che ha premiato la neozelandese di origini asiatiche Lulu Sun (n° 46 WTA) a discapito della più quotata Linda Noskova: la ceca è stata estromessa per 6-1 6-4 in poco meno di un’ora e venti di gioco. Per Sun, tuttavia, il prossimo ostacolo sarà sicuramente molto più probante: la medaglia d’oro olimpica Qinwen Zheng o una veterana di grande qualità come Vika Azarenka.
[WC] A. Parks b. A. Kalinskaya 6-4 6-3
Batte un colpo Alycia Parks, che dopo il meraviglioso exploit di Lione 2023 ha un po’ ristagnato in zone di classifica mediocri esseno stata autrice di stagioni altalenanti senza più riuscire a mostrarsi a quel livello. Esordio positivo nel deserto della California, sconfitta con autorità la russa Anna Kalinskaya: 6-4 6-3 in un’ora e mezza di sfida sempre in controllo dell’americana, nonostante la wild card statunitense sia stata la prima a cedere il servizio (dopo un interlocutorio scambio di break a freddo e dopo aver sciupato 3 palle break) e abbia dovuto annullare un pericolosissimo break point sul 4-4 che avrebbe potuto mandare Anna in battuta per portarsi a casa il set d’apertura. Meno laborioso il secondo parziale, dove il punteggio avrebbe potuto essere ancora più severo nei confronti della n° 33 WTA, in cui la classe 2000 di Atlanta ha sprecato due match point nell’ottavo game prima di appore il punto nel successivo gioco successivo.
Gli altri match
Passa al secondo turno anche la ventiseienne States Caroline Dolehide, che affronterà la n.°18 del seeding Marta Kostyuk (n.°73 WTA). Se dunque ha abbandonato la competizione la Caroline di Francia, quella d’America è ancora in ballo: vince 7-6(3) 6-4 in un’ora e quaranta contro la ventitreenne tedesca Eva Lys (n.°78 WTA).