Carlos Alcaraz ha cominciato nel migliore dei modi il proprio cammino in quel di Indian Wells. Il talentuoso tennista spagnolo, infatti, sul cemento glitterato del cosiddetto Tennis Paradise ha regolato il francese Quentin Halys (numero 59 del mondo) con il punteggio finale di 6-4 6-2, in appena un’ora di gioco.
Adesso, per l’atleta iberico, il prossimo step sarà la sfida con il canadese Denis Shapovalov, che ha iniziato in maniera decisamente positiva l’attuale stagione. Detto questo, il numero 3 del mondo, al termine del suddetto vittorioso match con Halys, ha rilasciato alcune dichiarazioni piuttosto interessanti nel corso della consueta conferenza stampa post-gara. Da Sinner a Zverev, passando per quelli che sono i suoi obiettivi futuri, sono stati numerosi i temi affrontati dallo spagnolo.
D. Ciao Carlos, quanto è stato bello tornare su uno dei tuoi campi preferiti nel mondo?
“Beh, sono davvero felice di essere tornato qui ad Indian Wells. Di giocare di nuovo in California. Mi sono sentito davvero bene. Penso che non avrei potuto chiedere un inizio migliore, quindi sono felice ed emozionato.“
D. Hai dichiarato che prima di Indian Wells avevi giocato un po’ a golf. Ora che il torneo è cominciato, giochi ancora a golf?
“Sì, gioco ancora a golf (ride). Il torneo dura 12 giorni e durante i primi turni abbiamo un giorno libero tra una partita e l’altra, quindi ogni volta che posso cerco di giocare a golf. Tra l’altro stiamo in una casa in cui è abbastanza facile giocare a golf. Quindi ogni volta che potrò, continuerò a giocare.”
D. Al termine del match con Halys hai dichiarato che a volte la prima gara di un torneo è un po’ più nervosa rispetto alle altre. Puoi spiegarci meglio cosa intendevi?
“Beh, perché, è pur sempre un’incognita. Ho giocato molti tornei, ma ogni anno è diverso. Sensazioni diverse. Direi diverse in tutto e per tutto. Questa è la prima volta, se non sbaglio, che gioco contro Halys, per esempio. Quindi non sapevo come sarebbe stato all’inizio. Per questo ero un po’ nervoso. Ovviamente, parlando di questo torneo, è una competizione in cui voglio arrivare davvero lontano. E probabilmente è una pressione in più. Per questo ero un po’ nervoso.
D. Prima del match, durante il lancio della moneta, era presente l’apicoltore dello scorso anno. E’ stato divertente rivederlo?
“Sì, è stato divertente (sorride). Quando l’ho visto, mi sono messo a ridere. Non mi aspettavo che facesse il lancio della monetina nella prima partita. Lo ricordo lo scorso anno, alle prese con le api, nei quarti di finale. Quindi, sì, è stata una cosa divertente.“
D. Carlos, tu e Sascha (Zverev) siete a caccia della prima posizione nel ranking. Per te cosa cambia con l’assenza di Jannik e la sconfitta di Zverev? Ci pensi spesso all’eventuale trionfo in questo torneo e, magari, ad una vittoria in quel di Miami, per cercare di tornare al numero 1?
“Beh, è una cosa che ho in mente, ma non mi ci concentro molto. Perché in ogni torneo mi concentro solo su me stesso, mi concentro su come giocare un buon tennis, mi concentro su come essere migliore, un giocatore migliore. Se faccio le cose giuste in ogni torneo, il numero 1 arriverà di conseguenza. Quindi, se penso al numero 1, devo ottenere buoni risultati, devo vincere i tornei. Poi, è chiaro: se mi concentrassi su Indian Wells solo per tentare la scalata alla posizione numero 1, mi metterei pressione da solo. Ed è una cosa che non voglio. Quindi, continuo ad andare avanti e a concentrarmi solo su quello che c’è da migliorare. Poi si vedrà. In questo momento Jannik non è qui ed è comunque difficile puntare al numero 1 del ranking. Vedremo tra un paio di settimane…“