Uno dei volti principali della quarta giornata del BNP Paribas Open 2025 di Indian Wells è senza ombra di dubbio Botic van de Zandschulp, che ha superato in 6-2 3-6 6-1 Novak Djokovic. L’olandese, al termine della sua fatica odierna, si è presentato in conferenza stampa per rispondere alle domande dei giornalisti presenti. Ecco, dunque, un estratto delle sue dichiarazioni.
D: Cosa c’è in te e nel tuo gioco che mette fuori causa i big?
Botic van de Zandschulp: “È una bella domanda, dovreste chiedere a quei ragazzi. No, davvero non lo so. So che se gioco contro di loro devo essere presente per tutta la partita per rimanere mentalmente stabile e calmo. Penso di aver giocato molto bene negli scambi. So difendere, so attaccare e andare a rete. Penso di avere una buona varietà di colpi nel mio gioco. Quindi forse è questo che li disturba“.
D: Cosa pensi che abbia reso battibile Novak (Djokovic, n.d.r.) oggi? C’era qualcosa di diverso in lui oggi? Non è per dire che non hai giocato un grande match…
Botic van de Zandschulp: “Penso che le condizioni fossero molto difficili oggi, credo che i rimbalzi fossero molto alti e penso che stesse combattendo un po’ con i rimbalzi. Molte volte era troppo alto con il dritto. Le palle rimbalzano molto alte quando mettevo la seconda, ad esempio. C’erano condizioni diverse rispetto all’ultima volta che l’ho affrontato, credo due anni fa ad Astana. Erano condizioni molto difficili e con il sole non era facile. Ad un certo punto c’era sole e ombra sul campo. Nel complesso penso di aver sfruttato le condizioni un po’ meglio oggi“.
D: Il fatto di aver battuto Carlitos (Alcaraz) l’anno scorso allo US Open ha cambiato il tuo modo di affrontare questi big e ti dà più fiducia in te stesso?
Botic van de Zandschulp: “Sì, è così, ma lo era anche prima di giocare alcuni buoni match con i top 10. Contro Carlos però stavo pensando di poter battere giocatori come lui. Sì, l’anno scorso ho anche preso due sonore sconfitte da Sinner, poi non l’ho più affrontato. Ma anche contro Novak mi ha aiutato il fatto di aver battuto Carlos allo US Open. Quindi penso che sia tutta questione di fiducia in sé stessi prima di andare in campo e pensare di avere la possibilità di vincere”.
D: Alcaraz, Nadal e oggi. Quale di queste vittorie consideri la più significativa e importante di queste tre?
Botic van de Zandschulp: “Penso che siano tutte differenti. Giocare contro Rafa nel suo ultimo match è stato difficile dal punto di vista mentale, soprattutto perché si giocava in Spagna. Non è mai facile. Penso che con Carlos sia stata la più difficile, perché prima non sai mai se hai la possibilità di vincere o meno”.
D: Il prossimo avversario sarà Cerundolo. Quali sono i tuoi pensieri?
Botic van de Zandschulp: “Penso che anche lui sia un giocatore incredibile. Non ho seguito molto il circuito in Sud America, so che ha fatto finale a Buenos Aires, ma per il resto non ho seguito molto. Ha anche una potenza incredibile, con il dritto può fare vincenti da qualsiasi zona del campo, ma ha anche dimostrato di poter giocare bene sui campi in cemento. Penso che abbia fatto semifinale a Miami qualche anno fa, quindi è un giocatore pericoloso su qualsiasi superficie“.
D: Il fatto di sapere che non avesse ancora vinto un torneo dalle Olimpiadi, ti ha aiutato ad affrontare Djokovic in modo diverso?
Botic van de Zandschulp: “Certamente ti accorgi di avere delle possibilità, anche se non stavo pensando al fatto che non avesse vinto un torneo dalle Olimpiadi. Non ci avevo davvero pensato. Comunque ti aiuta, avete visto che a Doha ha perso da Berrettini, in Australia si è ritirato durante il match. Comunque continuo a pensare che sia uno dei migliori giocatori che del circuito, non è mai facile affrontarlo”.