Seconda giornata dedicata ai terzi turni al BNP Paribas Open di Indian Wells. Nel secondo lunedì del torneo, primo 1000 stagionale maschile e terzo femminile, i primi quattro match in programma hanno visto sfidarsi Jack Draper e Jenson Brooksby, Francisco Cerundolo e Botic Van de Zandschulp, Alex de Minaur e Hubert Hurkacz, e infine Taylor Fritz e Alejandro Tabilo. Andiamo subito a vedere come sono andati questi incontri.
[13] J. Draper b. [PR] J. Brooksby 7-5 6-4
Successo sì, ma di certo non schiacciante. Jack Draper performante quanto basta. Con lo score di 7-5 6-4 il tredicesimo tennista del seeding – numero 12 al mondo virtuale – ha avuto ragione di Jenson Brooksby dopo un’ora e quarantadue minuti di partita sullo Stadium 1. Una versione solida e attenta del mancino britannico si è scontrata con quella del 24enne americano che, al rientro nel circuito dopo la squalifica per i test antidoping mancati, è parsa molto centrata. Infatti, da fondocampo l’ex numero 33 al mondo ha offerto buone soluzioni, sia con angoli stretti ma anche con verticalizzazioni davvero efficaci. Era partito spedito l’attuale numero 937 ATP – che dopo questo torneo guadagnerà circa 400 posizioni balzando nei paraggi della 540esima poltrona mondiale -, portandosi sul 3-0 nel parziale inaugurale. Poi però il finalista del 500 di Doha è entrato in partita e con un break di vantaggio in entrambi set ha archiviato la pratica.
Rimane comunque un eccellente torneo da parte di Brooksby, che ricordiamo aver sconfitto al secondo turno Felix Auger-Aliassime, 17esima testa coronata. Per la 15esima volta (su 21 match totali) un top 20 lo ha estromesso da un torneo e, di pari passo, Draper ha mostrato ancora una volta la sua caratura, sconfiggendo per la 16esima volta, in altrettanti incontri disputati dallo scorso giugno, un tennista fuori dalla top 50. È la terza volta in tre testa a testa che il giustiziere di Joao Fonseca è riuscito a superare Brooksby in due set. E lo ha fatto uscendo dal campo con il 90% di conversione con la prima e il 62% con la seconda. Numeri elevatissimi. Eguagliato quindi il suo miglior risultato in questo torneo (nel 2023), dove giocherà il suo quinto ottavo di finale 1000, il quarto su cemento outdoor. Il prossimo avversario? Un altro americano, ma questa volta il numero uno: Taylor Fritz.
[3] T. Fritz b. [30] A. Tabilo 4-6 6-3 6-1
Se l’è vista brutta Taylor Fritz. In rimonta, con lo score di 4-6 6-3 6-1 dopo quasi due ore di gioco sullo Stadium 2, la prima speranza statunitense ha sconfitto il 30esimo tennista del tabellone Alejandro Tabilo per la quarta volta su altrettanti scontri diretti. Il frangente iniziale del match è stato a luci e ombre per entrambi. Il cileno è partito forte, strappando la battuta al numero 4 ATP per poi salire sul 3-0, ma solo dopo aver annullato due palle del contro break. Cosa che invece non è riuscito a fare nel turno successivo, in cui la terza forza del seeding ha ingranato la marcia giusta con cui si è prima ripresa la battuta e in seguito ha conquistato il pareggio. Al momento di servire per rimanere nel parziale, però, lo statunitense è caduto su sé stesso lasciando quindi andare il set. Nonostante non sia riuscito a convertire una palla break nel gioco inaugurale della seconda frazione, il campione del 2022 non si è dato per vinto. Non uno, bensì due break è stato in grado di mettersi in tasca pochi minuti dopo, ritrovando quell’aura da campione che gli ha permesso di cedere durante un intero set solamente tre punti in battuta. E il match, sostanzialmente, è finito lì, con il cileno sotterrato dai colpi sempre più devastanti del tennista di casa.
Settima sconfitta in stagione su otto incontri disputati da parte del numero 31 al mondo, che per la settima volta si è dovuto arrendere a un top 10 (l’unico successo a Roma contro Novak Djokovic nel 2024). Per far capire meglio il suo momento di crisi basta accorgersi che due vittorie consecutive gli mancano dallo scorso agosto. Dopo Matteo Gigante, anche un altro mancino è quindi caduto di fronte alle accelerazioni – e ai 12 ace, oltre alle potenti prime che, quando gli sono entrate, hanno portato 4 punti su 5 – del numero 1 statunitense, il quale da agosto 2023 ha un bilancio di 14-2 contro tennisti mancini. Il 27enne californiano raggiunge quindi i connazionali Tommy Paul e Marcos Giron agli ottavi, per la sesta volta al Tennis Paradise nelle ultime sette edizioni, 21esima a livello 1000 di cui 14 solo su cemento outdoor.
[25] F. Cerundolo b. [LL] B. Van de Zandschulp 6-3 6-4
Termina qui l’avventura di Botic Van de Zandschulp. Dopo essere stato sconfitto da Matteo Gigante all’ultimo turno delle qualificazioni, aver avuto la fortuna di essere stato ripescato come lucky loser e aver sconfitto nel tabellone principale prima Nick Kyrgios e poi un certo Novak Djokovic, il tennista olandese si è dovuto arrendere. Francisco Cerundolo l’ha spuntata sullo Stadium 3 con il punteggio di 6-3 6-4, dopo un’ora e quarantuno minuti di gioco, nel loro primo testa a testa. L’uscita dai blocchi di partenza del numero 85 al mondo è stata fulminea: break di vantaggio e due chance per raddoppiare il bottino. La 25esima testa di serie è stata però brava a salvarsi e da quel momento la partita è girata. Il pallino del gioco è sempre stato poi nelle mani del finalista del 250 di Buenos Aires che, dopo aver recuperato e vinto il primo set, nel secondo ha brekkato l’avversario nel nono gioco per poi chiudere nel game successivo, ma non prima di aver cancellato una possibile chance di rientro dello sfidante.
Nonostante entrambi abbiano commesso una miriade di errori (29 Van de Zandschulp, 30 Cerundolo), il numero 26 ATP – che però nella classifica live risulta al numero 25 – ha sferrato dieci vincenti in più e si è guadagnato quindi con merito l’ottavo di finale, dopo che sia nel 2023 che nel 2024 era stato fermato al terzo turno in questo evento. Ma non questa volta. Dopo Diego Schwartzman nel 2021, Francisco diventa così il primo argentino a iscriversi agli ottavi di finale di questo torneo. Nella giornata di mercoledì giocherà per l’ottava volta il match dei migliori 16 in un 1000 e sarà la quarta occasione su cemento outdoor. Per un posto ai quarti sfiderà Alex de Minaur.
[9] A. de Minaur b. [21] H. Hurkacz 6-4 6-0
Non è stata giornata per Hubert Hurkacz. Alex de Minaur, nono favorito del tabellone, gli ha dato una severa lezione regolandolo 6-4 6-0 in circa un’ora e un quarto di partita sullo Stadium 3. Una versione del polacco spenta e disorientata ha lasciato spazio alla solita quindi solida prestazione del numero 10 al mondo, sempre più a suo agio in queste vette della classifica. La prima metà del set d’apertura è stata combattuta, in quanto non si è vista nessuna palla break sino al 3-3. Poi, Hubi è scomparso dal campo, in balia delle sue migliori e rinomate armi che però oggi non hanno funzionato. Non lo si vede spesso terminare un match con percentuali di realizzazione al servizio scarse. Eppure, oggi è tornato a casa con il 59% di punti vinti con la prima, il 39% con la seconda e nessuna palla break cancellata (ne ha perse 4 su 4). E, per chiudere in “bellezza”, ha inanellato ben 21 gratuiti che hanno contribuito a consegnargli la 36esima sconfitta su 54 match totali disputati contro top 10.
Demon, invece, anche se ha messo in campo un rivedibile 41% di prime, ne ha convertite in punti l’80% (due su tre, poi, con la seconda) e ha pure annullato l’unica palla break concessa. Sale così 2-1 nei testa a testa contro Hurkacz, dopo i primi due incroci estremamente datati (2018 e 2019). Con questo successo, il 15esimo in stagione contro un avversario fuori dalla top 20 su 16 totali giocati (unica resa contro Marin Cilic a Dubai), diventa il quinto australiano ad aver vinto 50 sfide nei Masters 1000, categoria di tornei dove ora vanta 17 ottavi di finale di cui nove su cemento outdoor. Ora, cercherà di sfatare in questo torneo il tabù che lo ha sempre visto uscire sconfitto dal match dei migliori sedici. Il quarto tentativo sarà quello buono?