All’inizio era Anyone can play guitar, “chiunque può suonare la chitarra”, ma a Indian Wells hanno portato l’affermazione dei Radiohead a un livello superiore: “Any idiot can play professional tennis”. Parole (senza musica, anche se sono musica per le orecchie) di Novak Djokovic che, alla scrivania dietro il PC, viene presentato dalla grafica come il direttore del corso. Quale corso? Quello che vede tennisti e tenniste pro insegnare agli allievi gli aspetti fondamentali del gioco.
E quindi ecco Sasha Bublik mostrare ai potenziali futuri professionisti la corretta biomeccanica quando si tratta di sfasciare la racchetta. E Tommy Paul spiegare come far rimbalzare la palla prima di servire, per poi dirci, con stacco e sguardo rivolto all’intervistatore in pure stile documentario: “Omioddio, questo è importantissimo. Se vogliamo davvero far crescere il gioco, dobbiamo condividere la nostra conoscenza”.
“Certo, avevamo pensato a delle lezioni di tennis tradizionali, ma ci sembrava una roba scontata” dice Nole. “Perché, davvero, qualsiasi idiota può giocare a tennis da professionista”.
Da come e soprattutto perché si sceglie una palla e non l’altra prima di battere alle espressioni del viso per i selfie con i fan e al posizionamento delle bottigliette – giusto per citarne alcune – Grigor Dimitrov, Coco Gauff, Ons Jabeur (il suo sguardo all’allievo vale mille parole) e tutti gli altri ci regalano un’interpretazione perfetta in questo mini-mockumentary di prim’ordine, dispensando consigli al limite della stupidità con una serietà degna di Philomena Cunk. Non ci addentriamo in ulteriori dettagli perché ne rovineremmo il sapore. Buona visione:
https://twitter.com/BNPPARIBASOPEN/status/1899166478244667828