È servita poco più di un’ora e mezza a Coco Gauff per prendersi la rivincita su Maria Sakkari. La greca aveva eliminata la statunitense proprio qui ad Indian Wells lo scorso anno in semifinale, una sconfitta difficile da digerire per Coco che però oggi ha avuto la meglio con il punteggio di 7-6(1) 6-2.
D: Coco, una rivincita della grande semifinale dell’anno scorso. Questa volta hai ottenuto la vittoria. Come ci sei riuscita?
Coco Gauff: “Sì, le condizioni erano un po’ complicate. Penso che entrambe abbiamo avuto qualche difficoltà a trovare il ritmo, io cercavo solo di rimanere solida dalla mia parte del campo“
D. Parli di condizioni complicate. Cosa c’era di difficile oggi? Inoltre, riprendendo quello di cui parlavi l’altro giorno sulla differenza tra il Medio Oriente e questi campi, quale sarebbe il campo ideale per il tuo gioco, se potessi progettare il campo su cui giocare sempre?
Coco Gauff: “Non lo so davvero, perché a volte ho giocato bene su superfici più veloci e altre volte su quelle più lente. Di solito direi che mi trovo meglio con campi più lenti, ma non saprei con esattezza. Qui comunque è piuttosto lento. Nel Medio Oriente lo era abbastanza, ma con le palline lo era ancora di più, nel senso che non rimbalzavano molto mentre qui il rimbalzo è maggiore e questo aiuta. È semplicemente difficile fare un vincente e colpire con decisione al servizio, a volte tiri un colpo che pensi sia ottimo, ma l’avversaria ci arriva comunque. Penso che qui sia soprattutto una questione di pazienza”.
D. E le condizioni di oggi in particolare? Cosa ha reso tutto difficile?
Coco Gauff: “Era semplicemente ventoso, con correnti d’aria che giravano nello stadio. Era la mia prima partita su questo Campo 1 e l’aria era un po’ instabile. A volte, quando le palline erano più lente, sentivo di non riuscire ad arrivarci abbastanza velocemente. Soprattutto sul lato del rovescio, verso la fine del primo set, ho sbagliato un paio di rovesci che di solito riesco a colpire meglio. Penso sia solo questione di abitudine“
D. Con tutto il rispetto, penso che molte delle tue avversarie cerchino di attaccare il tuo dritto. Anche la tua avversaria del secondo turno, Moyuka, mi ha detto di aver adottato questa strategia. Durante il match, però, ha sentito che se avesse continuato ad attaccare il tuo dritto sarebbe rimasta intrappolata e ne avrebbe pagato le conseguenze. Pensi di usare questo tipo di strategie?
Coco Gauff: “Sì, voglio dire, ovviamente è quello che le mie avversarie cercano di fare contro di me, ma direi che dalla fine dell’anno scorso ho iniziato a giocare in modo più aggressivo su quel lato. Penso che ora le giocatrici non si sentano più così a loro agio nel colpire semplicemente in quella zona, soprattutto se ricevo una palla neutra, specialmente da quel lato del campo. Su questi campi cerco di essere aggressiva con il dritto. Mi fa piacere sentire che la mia avversaria si sia sentita in difficoltà su quel lato (sorride, ndr). Su questi campi così lenti, le avversarie devono giocare un colpo davvero buono per impedirmi di essere almeno un po’ aggressiva su quel lato. Sto solo lavorando su questo aspetto ed era proprio l’obiettivo di oggi. Alla fine, quando le avversarie attaccano sempre la stessa zona, ti abitui. Sento che, ogni volta che ricevo una palla neutra o qualcosa su cui posso andare avanti con il piede d’appoggio, cerco di attaccare“.
D. So che probabilmente ti è già stata fatta questa domanda, ma volevo conoscere la tua opinione sul momento di forma di Madison Keys e in particolare sul suo titolo agli Australian Open. Come hai vissuto la sua vittoria? L’hai trovata ispiratrice, considerando i cambiamenti che ha dovuto fare nel suo gioco?
Coco Gauff: “È stata sicuramente fonte d’ispirazione soprattutto perché io stessa sto attraversando un processo di cambiamento e il fatto che lei si sia impegnata in questo percorso in un momento che molti considererebbero avanzato nella sua carriera è molto motivante.
Non sono rimasta sorpresa dalla sua vittoria. Penso che sia una di quelle giocatrici che, quando la affronti, capisci subito quanto sia forte e quanto abbia la capacità di battere chiunque in qualsiasi giorno. Lo ha dimostrato in passato e lo ha sicuramente dimostrato in Australia.
Finalmente ha ottenuto il trofeo che merita, considerando il livello a cui gioca. Ha uno dei livelli di gioco più alti del circuito. È stato bello vederla vincere uno Slam, perché se lo meritava. Sembra molto più felice ultimamente. Credo che questo sia stato il cambiamento più grande, più ancora degli aspetti tecnici del suo gioco. Mi sembra che trasmetta più energia positiva, non che prima fosse negativa, ma sento di percepire l’energia delle persone e quando sono con lei mi sembra più serena.
Anche prima di vincere in Australia mi sembrava più felice negli spogliatoi e in generale. Di solito, quando le giocatrici sono in quella mentalità, tendono a ottenere risultati migliori. Quindi è bello vederla vincere e, allo stesso tempo, essere felice mentre lo fa”.