Un incontro giocato ad altissimo livello nonostante il forte vento e la tensione che accompagnava i due protagonisti di questo quarto di finale di Indian Wells. Alla fine vince Daniil Medvedev contro Arthur Fils con il punteggio di 6-4 2-6 7-6(7). Ora il russo numero 6 al mondo se la vedrà con Holger Rune, capace di battere in tre set Tallon Griekspoor.
[5] D. Medvedev b. [20] A. Fils 6-2 2-6 7-6(7)

1° set: Medvedev sugli scudi
Parte forte il russo che ottiene la prima palla break del match, salvo poi non convertirla. È solo questione di tempo però dato che al terzo gioco Medvedev strappa il servizio a Fils e mette in discesa il set. Il 20enne fa parecchia fatica nei turni di battuta e per la terza volta consecutiva concede un break point, ma viene disinnescata. In ogni caso Medvedev dimostra molta più tranquillità e praticamente non rischia mai, forte del break di vantaggio e di uno stato di forma e mentale visibilmente superiore rispetto a Fils. Risultato di 6-4, proprio come terminò il primo set a Vienna nel 2023 in occasione del primo e finora unico testa a testa prima di questa sera. Semplicemente devastante al servizio Medvedev con 16 punti vinti con la prima di servizio su 17 contro i 17 su 24 del francese.
2° set: Fils di carattere
Per restare in gara, Fils è obbligato a superarsi contro un Medvedev fin qui ai limiti della perfezione per numeri e atteggiamento. Dopo aver lottato parecchio nel primo game, Fils riesce sorprendentemente rispetto al set precedente a mettere a referto tre punti di fila sul servizio di Medvedev, strappando infine il break. I giochi successivi vanno via con una velocità disarmante, basti pensare che nessun dei successivi cinque game avrà più di due punti in risposta. A spezzare definitivamente l’equilibrio sarà il secondo break di Arthur Fils che pressoché nella stessa maniera del 2-0 riesce a scrivere il suo nome alla partita. Il numero 21 al mondo passa da concedere palle break praticamente ad ogni game a lasciare a secco Medvedev per un intero set, giocato in maniera nettamente più attenta e concentrata. Medvedev invece cala e non solo nei numeri: il russo non trova più con facilità i colpi del primo set e questo complica inevitabilmente l’incontro, soprattutto per via del grande gioco espresso da Fils.
3° set: Medvedev non trema e va in semifinale
Si entra dunque nel set decisivo di questo quarto di finale dalle mille emozioni. A questo punto della partita, i game vanno in coppia e se nei primi due arrivano due hold a zero, nei due successivi ci sono due break. Il primo è quello più sudato, in favore di Medvedev, che ha avuto bisogno di sei palle break per strappare il servizio al francese. Fils invece è cinico e al primo colpo si riprende il turno di battuta perso poco prima. Forte di questo controbreak, Arthur aumenta i giri del motore e si porta clamorosamente sul 4-2, ma sotto pressione si scioglie sotto i colpi di un Medvedev ferito rispetto ai primi set, ma non ancora ko. Simpatico time out obbligato dopo le due ore di gioco con il vento che si abbatte sulla California, facendo letteralmente volare asciugamani, racchette e chi più ne ha più ne metta. Dopo una breve interruzioni, i due riprendono la battaglia con Medvedev che si ritrova a servire due volte per rimanere nel match, compito che esegue senza problemi portando la gara al tiebreak. Il primo minibreak premia Medvedev, ma dura poco la gioia del russo poiché il francese riesce immediatamente a rimettersi in careggiata. Il servizio e dritto speciale di Fils, che ricorda vagamente quello attuato contro Musetti, salva la partita del francese sul match point del russo. Medvedev mette in scena un rovescio spaziale che vale il secondo match point del match, questa volta al servizio: Fils però non molla di un centimetro e annulla anche questo. Alla fine a spuntarla è Medvedev che si porta a casa la partita e si lascia andare ad un’esultanza smodata da parte del russo. Tanta rabbia per Fils che spacca anche una racchetta dopo aver lasciato tutto in campo.