Dopo la vittoria nel derby tutto a stelle e strisce ottenuta contro Brandon Nakashima, Ben Shelton – che affronterà il britannico Draper nei quarti di finale di Indian Wells – ha rilasciato alcune dichiarazioni nella consueta conferenza stampa post match. Di seguito, le parole del tennista americano.
D. Ciao Ben. Cosa ti ha entusiasmato di più della tua gara di oggi?
Shelton: “Be’, molte cose mi sono sembrate buone. Per me la cosa più importante è il modo in cui ho giocato nei turni in risposta. Ovviamente, ho sempre avuto dei set lottati con lui, è stato piuttosto difficile ottenere un vantaggio e staccarlo. Il secondo set è stato davvero incoraggiante per me“.
D. Cos’è che ti ha permesso di prendere il largo nel secondo set?
Shelton: “Ho modificato un po’ il servizio, in maniera tale che il mio avversario non fosse così sicuro di dove stesse andando la palla o di come stesse arrivando. Penso di avere un buon servizio, che mi permette di aprire gli angoli molto bene. Poi, è chiaro, non sempre è tutto bianco o tutto nero. Per me è stato sufficiente giocare con energia e restare concentrato per tutto il tempo. Una cosa che in passato non sempre mi è riuscita”.
D. Quanto è stato importante per te avere questo slancio nel secondo set? E’ un qualcosa su cui si lavora?
Shelton: “Quando vado in vantaggio, sono come un treno merci. E’ difficile fermarmi. Ma, allo stesso tempo, mi piace la sensazione che si prova quando si rimonta. Non è semplice. Il tennis non sarà mai semplice. Ad ogni modo, penso che sia importante adottare la giusta mentalità, sia quando le cose vanno bene che nei momenti di difficoltà. Penso che sia molto importante gestire bene le fasi cruciali delle gare. Soprattutto mentalmente“.
D. Cos’è cambiato rispetto agli ultimi mesi?
Shelton: “A Dallas non mi sono sentito propriamente a mio agio. E’ come se non avessi avuto il tempo di rilassarmi. Ad Acapulco, invece, penso di aver giocato bene, ma non mi sentivo al meglio dal punto di vista mentale. Non ho gestito bene i momenti importanti. Mi sono sentito più irritabile del solito. Ovviamente, credo che abbia inciso anche il clima. Non ero al top dal punto di vista mentale. Per quanto mi riguarda, sto cercando di capire come gestire al meglio le varie settimane della stagione. I risultati possono arrivare o meno, ma devo imparare ad avere più controllo sulle cose. “
D. Essere a ridosso della Top 10, al momento è questa la tua priorità? Con tuo padre vi siete dati una scadenza riguardo al grande salto tra le prime dieci posizioni del ranking?
“No. Onestamente non guardo mai il ranking. Penso alle partite. Penso a lavorare sodo e a dove posso arrivare alla fine dell’anno. Questo è quanto. Non penso a difendere i punti degli anni precedenti. Tutti hanno gli stessi obiettivi, gli stessi tornei da disputare, la stessa quantità di lavoro. Vediamo dove saremo a Novembre…“