Madison Keys ha dato ancora una volta prova della sua resilienza in campo, superando Donna Vekic con il punteggio di 4-6 7-6 6-3 in un’altra battaglia in tre set, la sesta nelle ultime sette partite. La tennista statunitense, reduce dal trionfo agli Australian Open, ha saputo ribaltare un inizio complicato per poi conquistare la vittoria grazie a un tiebreak decisivo nel secondo set e una prestazione solida nel terzo.
“Mi sento abbastanza bene. Penso che Donna abbia giocato davvero bene all’inizio, mentre io non stavo eseguendo i colpi come avrei voluto. Sono molto felice di essere riuscita a cambiare l’inerzia nel secondo set e di aver poi giocato un buon terzo set”.
Dopo un tiebreak intenso come quello vinto con Vekic, Keys ha spiegato come ha affrontato il cambio di campo, durante il toilet break, e si è preparata per il set decisivo: “Ero davvero concentrata sull’iniziare bene il set successivo, quello decisivo. Dopo un tiebreak combattuto e vinto, l’adrenalina può salire alle stelle, rischiando di farti partire troppo forte senza controllo. Per questo ho cercato di rimanere solida fin dal primo game, mantenendo lo stesso approccio che mi aveva permesso di chiudere il set precedente nel migliore dei modi“.
Pressione dopo Melbourne?
Essendo il suo primo torneo dopo la vittoria agli Australian Open, Keys ha ammesso di sentire una maggiore attenzione su di sé. “Forse c’è qualche occhio in più puntato su di me, ma penso che sarebbe stato così indipendentemente dal torneo in cui avrei giocato. Non so se la sensazione sia davvero diversa, ma penso che, avendo vinto il primo Slam dell’anno, l’attenzione sarebbe stata alta ovunque avessi giocato, è normale che ci sia. Per me, però, la cosa più importante era tornare in campo nelle migliori condizioni possibili, senza affrettare il rientro solo per togliermi il pensiero del primo torneo dopo l’Australia“.
Come si combatte questa pressione? Creando una sicura routine, mettendo luoghi sicuri tra se e il resto. Situazioni semplici, nulla di particolarmente complesso, ma che comunque aiuta: “Caffè, allenamento, ritorno in hotel e cena. È più o meno lo stesso ovunque vada. Ma qui è bello poter avere un’auto e girare un po’ di più.” Giocare in casa, però, ha un vantaggio non indifferente: “Mia madre guarda tutte le mie partite, ovunque io giochi nel mondo. Credo che sia più felice in questi tornei, perché almeno non deve svegliarsi alle due del mattino per vedermi giocare“.
Un ritorno alle origini
Keys ha anche ricordato l’inizio del viaggio che l’ha portata da essere una giovane promessa a campionessa Slam. “Mi sono trasferita in Florida con la mia famiglia quando avevo dieci anni per allenarmi all’Evert Tennis Academy. All’epoca, molte persone pensavano che fossimo pazzi a trasferirci, ma i miei genitori hanno creduto nel mio sogno e hanno fatto di tutto per supportarmi”, Quando le viene chiesto quale sia il suo torneo preferito, Madison non ha dubbi: Charleston occupa un posto speciale nel suo cuore. “Amo giocare lì. L’impianto è fenomenale, ma soprattutto i tifosi sono fantastici, entusiasti e coinvolgenti”, racconta.
Guardando indietro, Madison ha un consiglio per la sua versione più giovane: “Fidati del tuo istinto. Le cose belle accadono quando credi in te stessa”. Un messaggio che ancora una volta dimostra la forza mentale di questa giocatrice, che proprio grazie a questa insegnamenti e dettami è riuscita ad arrivare dove voleva.