[2] C. Alcaraz b. [25] F. Cerundolo 6-3 7-6(4)
Carlos Alcaraz vince la sedicesima partita consecutiva nel BNP Paribas Open di Indian Wells (20-2 il suo record complessivo, pari al 91% di successi) e si qualifica per le semifinali del primo Masters 1000 stagionale dopo aver eliminato Francisco Cerundolo (26 anni, numero 26 del ranking ATP) con il punteggio di 6-3 7-6(4) in un’ora e 45 minuti e in un match contrassegnato dal freddo, dal vento e da condizioni di gioco molto complicate. Il due volte campione in carica nel secondo set ha recuperato, nel giro di pochi minuti, un svantaggio di 1-4, ricucendo il punteggio grazie a un parziale di 12 punti a 2, per poi controllare senza troppi problemi il tie break: Alcaraz, dopo essersi adattato alle folate di vento, ha disputato un match complessivamente piuttosto saggio, cercando di attaccare la rete con grande continuità. In semifinale affronterà per la quinta volta in carriera Jack Draper (3-1 Alcaraz i precedenti, ma il britannico, in un paio di occasioni, è stato costretto al ritiro), che nei quarti di finale ha sconfitto l’idolo di casa Ben Shelton. Nell’altra semifinale, ricordiamolo, si sfideranno Holger Rune e Daniil Medvedev: si tratta del primo Masters 1000 della storia nel quale almeno tre dei quattro semifinalisti sono nati negli anni 2000.
Primo set: Cerundolo spreca troppe occasioni, Alcaraz lo punisce
Il clima della serata del deserto californiano, contrassegnato dal freddo e da un forte vento, influenza inevitabilmente l’inizio della partita: Alcaraz parte malissimo e nel primo gioco dell’incontro si salva dopo aver annullato tre palle break consecutive, aggrappandosi alla prima di servizio. Lo spagnolo adora le condizioni di gioco di Indian Wells ma le folate di questo giovedì sera innervosiscono perfino un marinaio esperto come lui: Cerundolo, però, non ne approfitta, sprecando addirittura sei palle break nei primi tre turni di risposta (3-2 Spagna) e si espone al boomerang più pericoloso. Carlitos, infatti, con il passare dei minuti, ripete il copione del campione, trova finalmente un buon ritmo di gioco, cercando con continuità l’attacco, perchè le volèe, tutto sommato, bloccano l’impatto del vento: il numero 3 del ranking mondiale comincia a divertirsi e a scherzare con le smorzate, chiudendo il set con un parziale di 3 game consecutivi e di 12 punti a 2. Cerundolo – in preda alla tensione – perde improvvisamente il controllo del dritto, Alcaraz, invece, difende l’ultimo turno di battuta grazie alla più spettacolare delle stop volley, sorprendendo perfino sé stesso: 6-3 in 44 minuti di gioco caratterizzati – comprensibilmente – da troppi errori gratuiti.
Secondo set: Cerundolo tenta la fuga, Alcaraz rimonta e chiude al tie break
Nei primi minuti il vento rallenta leggermente la propria spinta e i due protagonisti esprimono il miglior livello di tennis di tutta la partita: Alcaraz continua ad adattare le proprie scelte alle difficoltà climatiche della serata, cercando di prendere la via della rete, mentre Cerundolo, dopo essersi ripreso dal finale deludente del primo set, lascia andare il braccio. L’argentino strappa finalmente il servizio all’avversario grazie al dritto più luminoso della sua partita, concretizzando la nona palla break della partita (3 a 1), per poi confermare il vantaggio sul 4 a 1: Alcaraz non si fa travolgere dall’ansia, ritrova la concentrazione giusta, scatena la potenza delle sue esecuzioni e ricuce rapidamente sul 4 pari grazie a un parziale di 12 punti a 2, senza nessun tipo di brivido. Si arriva – senza più ulteriori colpi di scena – al tie break: Cerundolo lo apre con un doppio fallo, Alcaraz risponde con un ace, e la partita, di fatto, termina in quel momento, perchè l’orgoglio argentino non basta, e il due volte campione in carica festeggia la sedicesima vittoria consecutiva a Indian Wells. Il tie break finisce 7 punti a 4, e il match si conclude dopo un’ora e 45 minuti di gioco.