Chiamatelo pure effetto Andreeva. Sì, insomma, la giovane tennista russa rappresenta una sorta di “variabile impazzita” per le altre colleghe del circuito femminile. Anche e soprattutto per quelle più blasonate (almeno sulla carta). Come Iga Swiatek. Già, perché la tennista polacca – numero due del mondo – non ha iniziato nel migliore dei modi la stagione in corso e la sconfitta subita ieri, nella semifinale del WTA 1000 di Indian Wells, proprio contro la talentuosissima giocatrice russa, evidenzia ancor di più le difficoltà che sta riscontrando la nativa di Varsavia lungo il proprio cammino. E non solo per ciò che concerne la rincorsa al primato di Aryna Sabalenka.
Iga si è smarrita. E con lei i sogni di gloria di un ipotetico tris nel cosiddetto Tennis Paradise californiano. Del resto, sono stati tanti i momenti di nervosismo che hanno accompagnato – nel match disputato contro la sunnominata Andreeva – la testa di serie numero 2 del tabellone. Basti pensare che nel quarto gioco del secondo set (game che le è costato il break), Iga si è lasciata andare ad un vero e proprio gesto di stizza nei confronti di un raccattapalle (reo di aver distratto Swiatek attraverso alcuni movimenti), rischiando di colpirlo dopo aver scagliato – in maniera piuttosto violenta – la pallina nella sua direzione (una palla che lo stesso ball-boy le aveva lanciato per servire). Il tutto sotto gli occhi attenti della giudice di sedia (che ha poi deciso di non squalificarla).
E’ presto per dirlo, ma il 2025 sembra correre in direzione opposta rispetto a quelle che sono le aspettative della cinque volte campionessa slam. Appare chiaro, naturalmente, che per un bilancio definitivo bisognerà attendere il gran ballo sulla terra battuta del Roland Garros (competizione di cui Iga è campionessa in carica e in cui è riuscita ad imporsi per ben quattro volte) e quello sul cemento dello US Open. Va da sé, che i segnali mostrati finora non sembrano promettere prospettive luminose circa il prosieguo della stagione per la giocatrice polacca. Epperò, nel tennis – come nella vita – a volte basta un singolo episodio per riaccendere le stelle.
Quelle del deserto californiano ci hanno consegnato un’atleta in balia dei propri errori. E dei propri tormenti. Soprattutto nel primo e nel terzo parziale della semifinale disputata contro Andreeva (nel secondo, dominato con un secco 6-1, Iga era apparsa decisamente in ripresa). Tradotto in soldoni, di là della disapprovazione del pubblico per il momento di black-out emotivo accennato qualche riga più su, sul cemento di Indian Wells Swiatek non è riuscita a raccogliere altro che frustrazione. Che si tratti dell’effetto Andreeva di cui sopra, o di una momentanea fase di appannamento, urge un cambio di rotta.