La nuova stella del tennis mondiale Joao Foneca, esplosa con la vittoria su Rublev al primo turno di Melbourne, raggiunge la quarta finale della carriera considerando tutti i livelli. Dopo il trionfo a Buenos Aires, il primo a livello ATP, il giovane brasiliano stacca il pass per il quarto atto conclusivo in un torneo Challenger. Lo fa nel prestigiosissimo Arizona Tennis Classic, evento del circuito minore fino a un certo punto visto e considerato che appartiene alla categoria 175 introdotta da un paio di stagioni a questa parte per riempire lo slot durante le seconde settimane dei Masters 1000 “allungati” con tabelloni a 96 giocatori. Di fatto, accogliendo tutti coloro che vengono eliminati duranti le prime giornate dell’appuntamento principale. Il classe 2006 di Rio supera in maniera estremamente convincente il veterano finalista Slam Kei Nishikori: il giapponese si è arreso con un doppio 6-3 in poco meno di un’ora e dieci di partita.
Gli spettatori assiepati sulle tribune del centrale di Phoenix hanno assistito alla solita prestazione dominante di Joao, quando è nella versione “Meravigliao“: ottimo apporto della prima palla di servizio abbinato ad una sequela di sbracciate semi-piatte colpite in anticipo con una straordinaria accelerazione della testa della racchetta. Inoltre anche nella diagonale sinistra dove chiaramente il nipponico cercava di insistere negli scambi, Fonseca è riuscito a escogitare la soluzione al problema tirano delle coraggiose ed efficacie uscite lungolinea con il colpo bimane.
Con tale affermazione, il sudamericano si porta sul 19-4 nel computo stagionale tra vittorie e sconfitte in incontri ufficiali. Va a caccia, dunque, della tripletta di conquiste Challenger dopo i successi del 2024 a Lexington (categoria 75) nel Kentucky e del 2025 a Canberra (categoria 125). Nella semifinale della parte alta del tabellone, invece, ad uscire fuori vincitore è stato Alexander Bublik che ha estremesso Nuno Borges per 6-3 6-4 in appena 65 minuti. Per il kazako 16 aces e l’81% di punti vinti sulla prima. Sfuma di conseguenza il sogno di three-peat del portoghese che difatti approcciava all’edizione 2025 con un record attivo di 12 vittorie e 0 sconfitte: nel 2023 sconfisse in finale Benoit Paire, nel 2024 superò il rientrante Matteo Berrettini.
Challenger Cap Cana
Abbiamo anche i nomi dei finalisti che si contenderanno il titolo del Repubblica Dominicana Open, ovvero l’altro Challenger 175 (introdotto in calendario a partire dalla stagione corrente) della settimana che si sta disputando a Punta Cana: il Copa Cap Cana 2025. A giocarsi le chances di successo finale saranno Alexander Kovacevic e Damir Dzumhur
Quasi un derby balcanico, dunque, viste le origine serbe dello statunitense: l’americano, numero 94 ATP, ha la meglio della testa di serie n.°1 Alexandre Muller, battuto 6-4 2-6 7-6(5) in 2h26′ di grande lotta. Bravissimo Alexander nel mantenere i nervi saldi durante il tie-break finale, riuscendo così a spuntarla: un altro bel torneo per lui in questo 2025 dopo aver raggiunto, nel mese di febbraio, la sua prima finale ATP a Montpellier. Il cinque volte finalista a livello di tornei Challenger se la vedrà nella finalissima contro l’esperto bosniaco: il trentaduenne di Sarajevo, dal canto suo, mette a segno un signore scalpo rimontando dopo una furibonda battaglia di due ore e tre quarti di gioco il rampante ceco Jakub Mensik (n.°5 del seeding). 5-7 6-4 6-4 recita lo score a fine match, a favore di Damir che nel 2024 ha detenuto il primato stagionale per trionfi Challenger: ben 6 che lo ha aiutato a ritornare in Top 100 (ora è n.°84 ATP ma con best ranking al n.°23 raggiunto nel 2018) a quattro anni di distanza dall’ultima volta.