La terza domanda riguardava la nuova racchetta di Tsitsipas: vedremo il nuovo logo sulle corde e, soprattutto, continuerà a “funzionare”?

“Stanno succedendo cose con la mia racchetta – cose che ancora non posso svelare” ha detto Stefanos a Tennis Channel dopo il successo su Berrettini. “Mi permette più libertà – libertà di colpire anche non esattamente nello sweet spot –, più opzioni, più creatività. Più fiducia”.
Ancora anonimo, l’attrezzo ha funzionato fin troppo bene contro Matteo, ma non abbastanza ha potuto contro Holger Rune e agli ottavi è arrivata la quarta sconfitta con il danese in altrettante sfide. Con uno schema corde più aperto che gli consente di generare il desiderato livello di “topspin senza metterci troppa forza”, i benefici sembrano destinati a durare. Se è così, se quello è il cilindro, ops, l’attrezzo da cui può estrarre il massimo del suo gioco, il resto dipende esclusivamente da Stef.