Vincenzo Santopadre è stato il numero 100 del ranking ATP, poi coach per tanti anni di Matto Berrettini con il quale ha raggiunto la finale di Wimbledon 2021 e oggi segue il francese Luca Van Assche. Attualmente, il classe 2004 è fuori dai top 150 ATP ma nel 2023 ha raggiunto la posizione numero 63 della classifica mondiale.
“Essere tennista non è facile”, ha detto Santopadre in un’intervista rilasciata a Lorenzo Ercoli per il Corriere dello Sport e i motivi, secondo il coach romano, sono diversi, “credo che tante volte, i giocatori si lamentino troppo in fretta. Se per alcuni, in un torneo, nove cose su dieci non vanno bene, forse sono le analisi a dover essere più equilibrate”. Secondo Santopadre il campo da tennis è: “un’espressione di come si vive la vita”. Ma è proprio il mondo del tennis a mettere in difficoltà i giocatori: “C’è un ambiente dove denaro e popolarità possono farti perdere equilibrio. Questa fatica a trovare stabilità poi si ripercuote anche su risultati e relazioni. Trovare l’equilibrio di un Sinner è qualcosa per pochi”.
Jannik Sinner tornerà in campo, dopo la sospensione di 3 mesi, agli Internazionali d’Italia a Roma e secondo Santopadre dovrà fare attenzione alla difficoltà più grande che lo aspetta: “Ritrovare l’abitudine al match”. Accanto all’altoatesino ci saranno ancora entrambi i suoi coach, Darren Cahill e Simone Vagnozzi, ma come dichiarato dal numero 1 del mondo durante l’Australian Open, il 2025 sarà l’ultimo anno dell’australiano. E dopo? “Vagnozzi credo che abbia tutte le qualità per gestite Sinner da solo, ma a lungo potrebbe diventare pesante. Trovare una figura con cui dividere il peso e le responsabilità potrebbe essere una scelta utile” – ha detto Santopadre riguardo al futuro del team di Sinner.
Durante lo stop dell’altoatesino, i riflettori sono stati puntati soprattutto su Alexander Zverev e Carlos Alcaraz ma, per assurdo, il tedesco non ha ottenuto praticamente nulla durante il tour sudamericano. Alcaraz invece ha vinto il torneo di Rotterdam, prima di perdere ai quarti di finale in Qatar e fermarsi in semifinale a Indian Wells. L’impressione generale è che il suo tennis continui ad essere troppo altalenante e meno solido rispetto a quello di Sinner. A detta di Santopadre, l’obiettivo dello spagnolo oggi dovrebbe essere: “trovare maggiore ordine tattico per incanalare meglio il suo estro”. Il ragazzo da tenere d’occhio, secondo l’ex coach di Berrettini, è un altro: “Quello che vedo meglio è Jack Draper, non perché abbia vinto, ma perché i suoi periodi difficili sono stati influenzati da problemi fisici. Lui ha margini per farsi strada”.
Sulle questione “extra campo”, il coach di successo ha espresso la sua opinione riguardo alla causa intentata dalla PTPA alla ATP, WTA, ITF e ITIA: “Ho parlato con Gaudenzi (presidente ATP). L’ATP ha provato più volte a sedersi a un tavolo con la PTPA ma non ne hanno voluto sapere. Si dovrebbe parlare del bene comune, sicuramente ci sono delle cose che si possono fare meglio, ma a volte ho l’impressione che ci sia poca curiosità e un po’ di ignoranza. Alcuni tennisti si informano poco, di conseguenza dovrebbero anche parlare poco”.