[6] J. Paolini b. R. Sramkova 6-4 6-4
Jasmine Paolini (29 anni, numero 7 del ranking mondiale) vince quella che forse è la partita più pesante della stagione, superando – per la quarta volta consecutiva – Rebecca Sramkova (28 anni, numero 37 della classifica WTA) con il punteggio di 6-4 6-4 in un’ora e 42 minuti di gioco e si qualifica per la seconda volta in carriera al terzo turno del WTA 1000 di Miami: Jasmine, dopo un avvio shock (3-0, 40-15 in favore di Sramkova), è riuscita a riaprire il set grazie alla pazienza e agli errori gratuiti dell’avversaria (che all’esordio del Miami Open aveva sconfitto Lucrezia Stefanini) mentre nel secondo parziale è riuscita a cambiare marcia negli ultimi minuti gioco, ritrovando le soluzioni migliori del suo repertorio. Paolini al secondo turno affronterà la vincente della sfida tra Ons Jabeur e Katerina Siniakova.
Primo set: Jasmine parte male, soffre ma rimonta
Paolini, sull’onda del tennis piuttosto mediocre messo in mostra a Indian Wells, parte malissimo, e i primi minuti di gioco sono uno shock: Sramkova punisce puntualmente le seconde – troppo timide – della numero 7 e si porta rapidamente sul 3 a 0, 40-15. La slovacca spreca la seconda palla del 4 a 0 affossandosi nei piedi una comoda volèe alta di rovescio e da quel momento comincia un’altra partita, contrassegnata dalle montagne russe di Sramkova – che alterna colpi vincenti ed errori banali – e dalla pazienza di Jasmine, che invece intravede uno spiraglio in un match che, nei primi minuti di gioco, non era esistito. Jasmine mette a segno il primo break del suo incontro (1-3) e nel sesto game non riesce a ricucire completamente lo strappo, perchè la sua avversaria annulla tre palle break consecutive grazie alla potenza del servizio (4-2 Sramkova): l’inerzia tattica ed emotiva della mattinata di Miami è però ormai tutta a favore di Jasmine, che incrementa la percentuale di prime palle in campo e chiude il set con un parziale di quattro game consecutivi con il punteggio di 6-4 dopo 47 minuti di gioco, raccogliendo i regali e l’autosabotaggio di Sramkova.
Secondo set: Paolini recupera un break e nel finale di partita ritrova il suo miglior tennis
Paolini, dopo aver conquistato il primo parziale, rientra in campo con un pizzico di serenità in più, e riesce a comandare il punteggio: Sramkova, però, nel quinto game mette a segno il break, portandosi in vantaggio sul 3 a 2, approfittando delle solite seconde di servizio – troppo morbide – di Jasmine. La testa di serie numero 6, nel momento difficoltà, ritrova la continuità giusta, recupera subito il break e, pochi minuti dopo, strappa nuovamente la battuta alla slovacca al termine del miglior game della partita, portandosi sul 5 a 3: il livello, finalmente, si alza e le due protagoniste, nel pieno di una giornata complicata, giocano i migliori colpi della partita, dando vita agi scambi più divertenti del match. Paolini sul 5-3, 30-15 commette il secondo doppio fallo della sua mattinata e non riesce a procurarsi il match point, cedendo il servizio ai vantaggi: nel gioco successivo, però, la finalista in carica del Roland Garros e di Wimbledon, anticipa bene la risposta, riesce finalmente ad attaccare in controtempo e approfitta dell’ultimo errore di Sramkova, conquistando la vittoria più pesante della stagione. 6-4 6-4 in un’ora e 42 minuti di gioco.