D. Goffin b. [2] C. Alcaraz 5-7 6-4 6-3
La lunga giornata di venerdì 21 marzo del Campo Centrale del Miami Open si è conclusa con il colpo di scena più clamoroso: il veterano David Goffin (34 anni, numero 55 del ranking mondiale) ha sconfitto in rimonta il campione del 2022 Carlitos Alcaraz (testa di serie numero 2 del torneo) con il punteggio di 5-7 6-4 6-3 in 2 ore e 19 minuti di gioco. Lo spagnolo, dopo aver vinto un primo set disordinato (rimontando un break di ritardo), non è riuscito a trovare la tranquillità giusta, nonostante il vantaggio del punteggio, e ha continuato a pasticciare la sua partita, alla ricerca di soluzioni estemporanee e troppo complicate: Goffin, con il passare dei minuti, ha cominciato a crederci, rispondendo con la pulizia dei propri colpi di sbarramento agli attacchi sgangherati del rivale.
La partita ha scoperto la sua svolta quando il belga, nel secondo parziale, dopo aver difeso l’ottavo game ai vantaggi, ha cambiato decisamente marcia, vincendo 8 degli ultimi 10 punti del set: nel terzo invece, di fatto, non c’è stata più partita e Carlitos si è fatto travolgere dall’ansia di un incontro che non pensava di poter perdere e dai 43 errori non forzati. Goffin è subito scappato sul 2 a 0, ha difeso senza troppi problemi i propri turni di battuta e nel finale ha breakkato ancora una volta lo spagnolo, chiudendo la pratica con l’eleganza del suo classico dritto e festeggiando un momento che, forse, non pensava di potere ancora vivere. Per lui, all’ottava vittoria in carriera contro un top 3, adesso ci sarà la testa di serie numero 31 Brandon Nakashima, che ha sconfitto lo spagnolo Roberto Carballes Baena per 6-4 4-6 6-3 in due ore e 22 minuti di gioco.
La bagarre del giorno si è invece scatenata sul campo numero 5, dove Alejandro Tabilo (27 anni, numero 31 del ranking mondiale) è sopravvissuto a una lotta selvaggia con il solito Corentin Moutet: il semifinalista della scorsa edizione di Roma ha battuto i suoi nervi e quelli dell’avversario con il punteggio 5-7 6-3 7-5 dopo una lunghissima vicenda durata 2 ore e 51 minuti, contrassegnata da un clima da Coppa Davis e dalla solita rissa verbale tra Moutet e il pubblico cileno. Il mancino di Parigi, dopo aver chiuso il primo parziale con il più classico degli ace “da sotto”, ha cominciato a polemizzare con i tifosi del rivale nel momento più caldo del secondo set, perdendolo con un penalty point.
Corentin ha litigato con i tifosi, ha litigato da solo, si è seduto in panchina senza rialzarsi per troppi minuti, venendo di conseguenza punito da Fergus Murphy, il malcapitato giudice di sedia di questa commedia travestita da partita di tennis: dopo l’arrivo del supervisor Moutet è stato penalizzato ulteriormente, con un penalty game, a causa della più scontata delle “verbal obscenity”. Tabilo è così scappato sul 5 a 3, prima di sprecare due match point in risposta e, nel game successivo, l’occasione di servire per chiudere la pratica (5 pari): a questo punto il cileno è riuscito, un po’ a sorpresa, a ritrovare sé stesso e la freddezza giusta, conquistando, nel momento di maggiore difficoltà, gli ultimi due game dell’incontro. La testa di serie numero 30 – che ovviamente a fine partita ha dedicato la vittoria ai propri sostenitori – al terzo turno affronterà Casper Ruud.
Nel frattempo, mentre Sebastian Korda eliminava la wild card Elliot Spizzirri (6-4, 6-2), il programma del Grandstand si è invece concluso con la vittoria in volata di Tommy Paul (27 anni, numero 13 del ranking ATP), che ha sconfitto – a fatica – Alexander Bublik (27 anni, numero 80) con il punteggio di 5-7 7-5 6-4: il tennista di casa nel secondo set si è ritrovato a due punti dalla sconfitta (5-7 4-5 30-30) ma è riuscito a salvarsi con un grande parziale di 10 punti a 2. Nel terzo, invece, Paul ha messo a segno il break decisivo sull’1 par, difendendo il vantaggio fino alla fine e sopravvivendo ai 19 ace dell’avversario: al terzo turno dovrà però per forza di cosa alzare l’asticella del proprio tennis se vorrà superare il semifinalista del 2022 Francisco Cerundolo, che ha confermato il proprio feeling speciale con il Miami Open (9 vittorie e 3 sconfitte in carriera) battendo nettamente il francese Alexandre Muller per 6-1 6-2 in un’ora esatta di gioco.